Continua il recupero del settore privato in Cina, con il PMI composite che a febbraio tocca un nuovo record storico. In Germania mercato del lavoro ancora solido ed inflazione che non scende. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.
Australia, economia cresce anche nel 4° trimestre del 2022. Nel quarto trimestre del 2022 l’economia australiana è cresciuta dello 0.5% su base congiunturale, quattro decimi meno delle attese. Si tratta del quinto trimestre consecutivo di crescita, anche se la variazione è la più bassa della serie. L’inflazione si fa sentire sui consumi che crescono solo dello 0.3% contro il +1% del trimestre precedente. Un dato fa particolarmente effetto: la percentuale di risparmio delle famiglie è scesa al 4.5%, il dato più basso dal terzo trimestre del 2017 e quasi tre punti in meno rispetto al trimestre precedente.
Cina, settore privato in recupero a febbraio. Nel mese di febbraio il settore privato cinese ha continuato il suo recupero. Il sondaggio PMI curato dall’istituto statistico nazionale passa, nella sua versione composite, da 52.9 a 56.4 punti, nuovo record storico della serie, secondo mese consecutivo in zona espansione. La manifattura cresce con un ritmo che non si vedeva dal 2012, mentre il settore servizi tocca i massimi a 22 mesi. A confermare la fase di recupero è anche il sondaggio PMI curato da S&P Global che nel mese di febbraio vede la manifattura cinese salire a 51.6 punti, tornare in zona espansione e battere le attese del mercato. La produzione torna ad espandersi per la prima volta da 6 mesi e l’occupazione rialza la testa dopo 11 mesi di calo. In crescita, assieme alla fiducia degli operatori, anche la pressione sui prezzi, sia quelli di vendita che quelli degli input.
PMI manifattura, conferma rispetto alla lettura flash. La lettura finale del sondaggio PMI manifattura di febbraio non porta sorprese, confermando sostanzialmente quanto emerso dalla stima flash. Il settore manifatturiero rimane in zona contrazione in Germania, con un peggioramento di due decimi rispetto alla stima precedente. Confermato il ritorno in zona contrazione per la manifattura francese, mentre notizie positive arrivano da Spagna ed Italia. In entrambi i paesi il PMI manifattura si posiziona sopra quota 50, battendo le attese e migliorando rispetto al mese precedente. Confermato anche il dato britannico (un decimo in più rispetto alla stima flash, appena sotto l’asticella dei 50 punti).
Germania, disoccupazione stabile a febbraio. Nel mese di febbraio la disoccupazione in Germania si conferma per il settimo mese consecutivo al 5.5%. Il dato, destagionalizzato, conferma la solidità del mercato del lavoro tedesco, nonostante le difficoltà che l’economia sta affrontando.
Germania, inflazione nel mese di febbraio. Nel mese di febbraio l’inflazione in Germania è rimasta stabile all’8.7%, mentre le attese erano per una leggera flessione (8.5%). In accelerazione la componente servizi che tocca il +4.7% su base annua, mentre la variazione dei prezzi dei beni frena leggermente, passando dal +12.7% al +12.4% su base annua. Su base mensile i prezzi sono saliti dello 0.8%, due decimi in meno rispetto al mese precedente e due in più delle attese; secondo mese di crescita consecutivo. L’inflazione armonizzata sale a febbraio al 9.3%, un decimo in più del mese precedente e tre oltre le attese. Unito al dato sull’occupazione, quello relativo alla persistenza dell’inflazione (non solo in Germania) consolida la posizione della BCE per quel che riguarda i tassi di interesse.
USA, ISM manifattura di febbraio. Dopo cinque letture in calo consecutive, l’ISM manifatturiero torna a crescere, anche se il risultato di febbraio è sotto le attese del mercato. Per la manifattura statunitense ancora un mese in zona contrazione – il quarto consecutivo – con l’indice PMI che si ferma a 47.7, tre decimi sotto le attese. In calo la componente produzione e quella relativa all’occupazione. In rialzo la componente prezzi, sia per quelli di vendita che per quelli di input. Gli operatori, comunque, rimangono ottimisti sulle prospettive economiche per la seconda metà dell’anno.
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