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Eurozona, crescita salari in accelerazione nell’ultimo trimestre 2022

Nell’ultimo trimestre del 2022 la crescita dei salari nell’Eurozona ha subito un’accelerazione, registrando il maggior incremente trimestrale dal 2009. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Eurozona, crescita salari in accelerazione nell’ultimo trimestre 2022. Nell’ultimo trimestre del 2022 il costo orario del lavoro è salito del 5.7% contro il 3.1% del trimestre precedente. La paga oraria ha registrato un incremento del 5.1% contro il 3% del periodo luglio-settembre 2022. La crescita del costo del lavoro è stata particolarmente sostenuta nel settore delle costruzioni e dei servizi, due punti percentuali abbondanti oltre la crescita del settore industriale, sopra il 6%. Per i salari dell’Eurozona si tratta del sesto trimestre consecutivo di crescita e del maggior rialzo trimestrale dal 2009. Una notizia, questa, che non farà piacere dalle parti di Francoforte dove sono convinti che molti dei rischi di inflazione sostenuta e persistente si nascondano proprio nelle dinamiche salariali.

USA, produzione industriale nel mese di febbraio. La produzione industriale negli USA ha registrato una crescita mensile pari a zero nel mese di febbraio. Il dato è sotto le attese del mercato, fissate al 0.2%. La produzione manifatturiera sale di un decimo rispetto a gennaio, meglio delle attese. L’utilizzo degli impianti scende al 78%, in linea con le attese del mercato, ai minimi dal settembre del 2021. Su base tendenziale la produzione industriale scende dello 0.2%, mentre quella manifatturiera cede un decimo rispetto a febbraio 2022.

USA, indice Michigan fiducia consumatori di marzo. L’indice di fiducia dei consumatori USA elaborato dall’università del Michigan scende a marzo per la prima volta dal novembre scorso. La lettura preliminare si ferma a quota 63.4 punti, sotto le attese che la vedevano stabile a 67 punti. Peggiorano sia la percezione della condizione attuale (quasi quattro punti in meno di febbraio), sia le aspettative per i prossimi mesi. In diminuzione anche le aspettative di inflazione: quella a 12 mesi scende al 3.8%, minimo a tre anni; quella a 5 anni scende di un decimo rispetto al mese precedente e si ferma al 2.8%. Da ricordare che il sondaggio è stato chiuso prima dello scoppio della grana SVB.

Foto di Deniz Anttila

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