Sfondo scuro Sfondo chiaro

Cina, esportazioni tornano a crescere a marzo

Nel mese di marzo le esportazioni della Cina sono tornate a crescere, in particolare verso i paesi ASEAN e verso la Russia. Numeri negativi per l’esport verso USA e Taiwan. In Gran Bretagna crescita nulla a marzo, mentre negli USA ancora segnali di raffreddamento per il mercato del lavoro e per l’inflazione (alla produzione). Questo ed altro nella K Breifing di oggi.

Australia, mercato del lavoro tiene. In calo aspettative inflazione. Nel mese di marzo l’occupazione in Australia è salita oltre le attese con 53mila nuovi posti di lavoro (secondo mese consecutivo con il segno più) ed un tasso di disoccupazione che si mantiene al 3.5%. Stabile anche il tasso di partecipazione al 66.7%, mentre le attese erano per un calo di un decimo. Su base annua l’occupazione aussie è cresciuta del 3.1%. Sul fronte dell’inflazione arrivano segnali positivi dalle aspettative dei consumatori. Nel mese di aprile l’inflazione attesa a 12 mesi scende al 4.6% dal 5% precedente, il valore più basso dal febbraio dell’anno scorso.

Cina, esportazioni tornano a crescere a marzo. Nel mese di marzo le esportazioni cinesi sono tornate a crescere. Su base annua la variazione è stata del 14.8%, contro attese di un ulteriore flessione del 7% (sarebbe stata la sesta lettura negativa consecutiva). Si tratta del maggior rialzo degli ultimi otto mesi. In forte crescita le esportazioni verso i paesi dell’area ASEAN (+35%) e verso la Russia (+136%). In lieve rialzo le esportazioni verso l’Europa (+3%), mentre si registra una contrazione per quel che riguarda l’export verso USA, Giappone e Taiwan. Nello stesso mese le importazioni sono scese meno delle attese, registrando un -1.4% su base annua. La bilancia commerciale incrementa il proprio surplus rispetto al marzo dell’anno scorso, passando da 44 miliardi di dollari a 88 miliardi.

Gran Bretagna, economia stalla a marzo. Nel mese di marzo l’economia britannica ha registrato una crescita su base mensile nulla, peggio delle attese fissate ad un pur sempre anemico +0.1%. In calo sia il settore servizi (ha inciso lo sciopero del settore istruzioni), sia quello dell’industria. In controtendenza il settore costruzioni. Su base trimestrale il PIL a marzo ha registrato un aumento dello 0.1%, meglio delle attese ma in calo rispetto al periodo precedente. L’economia inglese continua a rimanere su livelli di PIL inferiori al periodo pre-pandemia.

Eurozona, produzione industriale meglio delle attese in febbraio. Nel mese di febbraio la produzione industriale dell’Eurozona ha registrato un incremento su base mensile dell’1.3%, tre decimi meglio delle attese e secondo mese consecutivo di crescita. Torna a crescere la produzione di beni di consumo, mentre per il secondo mese consecutivo cresce l’output di beni intermedi. Su base tendenziale la crescita passa dal +0.9% di gennaio al +2%, cinque decimi meglio rispetto alle attese.

USA, mercato del lavoro. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione rimangono per la 10° settimana consecutiva sopra quota 200 mila. La scorsa settimana sono state 239mila, più delle attese. La media a 4 settimane rivede quota 240 mila, toccando il massimo dal novembre del 2021. Sostanzialmente invariati, invece, i sussidi continuativi, fermi poco sopra l’1.8 milioni di unità.

USA, prezzi alla produzione rallentano ancora. Ottavo rilevamento in calo consecutivo per la variazione dell’indice dei prezzi alla produzione negli USA. A marzo l’incremento è stato del 2.7% su base annua, il valore più basso dal gennaio del 2021 e tre decimi sotto le attese. Su base mensile si registra il peggior dato dall’aprile del 2020 con un -0.5% rispetto a febbraio. Un rallentamento dovuto in larga parte al calo dei prezzi dell’energia ma che vede un raffeddamento anche sul fronte dei prezzi dei servizi.

Foto di postcardtrip

Resta aggiornato

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.
Post precedente

Fondo Monetario Internazionale: stime crescita globale al ribasso

Post successivo

Banche USA e climate change: l'esposizione sembra sotto controllo

Pubblicità