Sfondo scuro Sfondo chiaro

USA, spese personali ferme a marzo

Nel mese di marzo le spese personali negli USA hanno registrato una crescita nulla rispetto al mese precedente. L’indice prezzi PCE rimane sopra quota 4%, lontano dal target FED. L’Eurozona registra una crescita economica quasi piatta nel primo trimestre, mentre l’inflazione nelle principali economie rimane sostenuta. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Giappone, piccoli cambiamenti per la banca centrale. Nella prima riunione del nuovo governatore Kazuo Ueda, la banca centrale del Giappone lascia invariati i tassi di interesse, con il riferimento fermo a -0.01%, ma lancia i primi segnali di un prossimo cambiamento, se non di rotta, almeno di approccio. Nel comunicato viene modificata la guidance, togliendo i riferimenti alla necessità di sostenere l’economia contro i rischi della pandemia e di mantenere i tassi a livelli bassi o invariati. Inoltre il board annuncia l’avvia di una revisione della politica monetaria, pronta entro un anno e mezzo al massimo. Sul fronte macro le stime di crescita dell’economia giapponese sono state riviste al ribasso, dall’1.7% all’1.4%. L’inflazione dovrebbe mantenersi per l’anno in corso attorno al 3% e scendere all’1.8% nel 2024 (due decimi in più della precedente stima).

Eurozona, crescita praticamente piatta nel primo trimestre 2023. Nel primo trimestre del 2023 l’economia dell’area Euro è cresciuta dello 0.1%, un decimo sotto le attese del mercato. Tra le principali economie è la Germania a registrare il dato peggiore, con un PIL che rimane fermo e la recessione tecnica evitata di un soffio. In crescita, invece, Spagna, Italia e Francia.

Eurozona, segnali misti dall’inflazione di aprile. I primi dati nazionali sull’inflazione in aprile non lasciano spazio ad ipotesi di arresto della stretta sui tassi da parte della BCE. L’inflazione scende di qualche decimo in Germania (+7.2% da 7.4%) ma rimane su livelli elevati; prezzi di nuovo in salita in Francia e Spagna.

USA, costo del lavoro in salita nel primo trimestre 2023. L’indice del costo del lavoro negli USA è salito dell’1.2% nel primo trimestre dell’anno, in rialzo di due decimi rispetto al trimestre precedente ed un decimo oltre le attese del mercato. Su base annua l’incremento è stato del 4.8%.

USA, spese personali ferme a marzo. Nel mese di marzo le spese personali negli USA sono rimaste invariate rispetto al mese precedente, un dato sopra le attese del mercato (-0.1%) ma in flessione rispetto al mese precedente. Sul fronte dei redditi gli aumenti salariari continuano ad aumentare la disponibilità: +0.3% rispetto al mese precedente, un decimo oltre le attese. Sul fronte dei prezzi il PCE price Index scende al 4.2% annuo dal 5.1% del mese precedente, comunque doppio rispetto al target FED. Il dato core scende solo di un decimo e si fissa al 4.6%.

USA, lettura finale di aprile dell’indice di fiducia Michigan. La lettura finale dell’indice di fiducia Michigan di aprile non porta con sè sostanziali novità. Migliora leggermente l’aspettativa sull’andamento dell’economia nei prossimi mesi, mentre perde qualche decimo la componente relativa alla situazione attuale. L’indicatore si ferma a 63.5, in rialzo di oltre un punto rispetto al mese precedente ed in linea con la stima preliminare. Confermato anche l’aumento dell’aspettativa di inflazione a breve termine che passa dal 3.6% del mese di marzo al 4.6%, mentre rivista al rialzo l’aspettativa di inflazione a 5 anni: 3% contro il 2.9% di marzo.

Foto di Pietro Annicchiarico

Resta aggiornato

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.
Post precedente

Spreco alimentare, numeri ancora elevati negli USA

Post successivo

A volte ritornano: rischio stagflazione per gli USA?

Pubblicità