Dalla stima flash dei sondaggi PMI di maggio arriva la conferma che la manifattura continua a soffrire, mentre grazie ai servizi il settore privato rimane in zona espansione. Molto male il settore manifatturiero della Germania, ai minimi dal maggio del 2020. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Sondaggi PMI di maggio, la manifattura continua a soffrire. In generela la stima flash dei sondaggi PMI del mese di maggio ci racconta di un settore manifatturiero che, salvo qualche eccezione, continua a soffrire, in molti casi peggiorando la sua situazione. Il settore dei servizi continua la sua fase espansiva, ma a ritmi leggermente inferiori. Il risultato è un settore privato che si mantiene ancora in crescita ma questa risulta un po’ più moderata. Vediamo nel dettaglio alcune aree geografiche.
Australia. Il settore privato australiano rimane in zona espansione anche per il mese di maggio, ma il PMI composite scende dai 53 punti di aprile a 51.2, condizionato soprattutto dal settore della manifattura che ha visto un ulteriore indebolimento dei nuovi ordini. Anche la domanda estera si mantiene debole, mentre sul fronte dei prezzi la tendenza sembra essere quella di una diminuzione dal lato della produzione e di un aumento dal lato delle vendite.
Giappone. Il settore privato giapponese rimane in zona espansione per il quarto mese consecutivo e i 54.9 punti del sondaggio PMI composite rappresentano il massimo dall’ottobre del 2013. In zona espansione sono visti sia il settore dei servizi, sia quello della manifattura. Per quest’ultima si registra il primo miglioramento da sette mesi a questa parte. Una situazione complessiva che fa migliorare il quadro occupazionale, mentre sul fronte dei prezzi cala la pressione sul lato della produzione. L’inflazione è vista oramai al suo picco e gli intervistati intravedono segnali di rallentamento verso fine anno.
Eurozona. La manifattura tedesca sprofonda e trascina con sè il settore dell’intera Eurozona. Il PMI manifattura per la Germania tocca quota 42.9 punti, il minimo dal maggio del 2020, con le aziende che registrano cancellazioni e ritardi di ordini per l’incertezza del quadro macroeconomico. Per l’Eurozona il PMI manifattura rimane in zona contrazione per l’11° mese consecutivo, quarto mese di calo consecutivo, peggior risultato da tre anni a questa parte. Unica nota positiva è il calo dei prezzi, con la componente del sondaggio che li monitora ai minimi dal febbraio del 2016. A tener vivo il settore privato dell’area Euro ci pensano i servizi, ma il ritmo della crescita cala rispetto al mese precedente, anche se supera le attese del mercato. Il PMI composite chiude anche maggio sopra quota 50, quinto mese consecutivo in zona espansione, ma registra la prima flessione dall’ottobre dello scorso anno. Sul fronte dei prezzi si registra un raffreddamento dell’inflazione.
Gran Bretagna. Situazione simile anche per il settore privato britannico. La manifattura rimane in zona contrazione e cede qualche decimo, mentre i servizi rimangono in area espansione permettendo al settore privato di rimanere in fase di crescita anche a maggio. Il PMI composite si ferma a 53.9 punti, meno delle attese ed in calo rispetto al mese precedente. Incertezza economica, limitazioni di budget e aumento del costo del denaro sono i principali ostacoli alla crescita citati dai direttori d’acquisto intervistati. Il morale ne risente e tocca il minimo dal febbraio scorso.
USA, vendita di nuove case in aumento ad aprile. Nel mese di aprile le vendite di nuove case negli USA sono salite a sorpresa del 4.1% rispetto al mese precedente. Si tratta del secondo mese di crescita consecutivo (anche se marzo è stato pesantemente rivisto al ribasso), con un incremento annualizzato di oltre 680 mila nuove abitazione, il massimo dal marzo dello scorso anno.
Foto di Bellergy RC