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L’Eurozona scivola in recessione tecnica

Con la revisione al ribasso del PIL relativo al primo trimestre 2023, l’Eurozona entra in recessione tecnica. Pesa il calo della Germania, mentre le economie del Mediterraneo continuano a crescere.

Giappone, PIL primo trimestre 2023 rivisto al rialzo. Nel primo trimestre del 2023 l’economia giapponese è cresciuta dello 0.7% rispetto al periodo precedente, un dato rivisto al rialzo di tre decimi rispetto alla stima preliminare. Si tratta del secondo trimestre di crescita consecutivo e del miglior risultato dal secondo trimestre del 2022. Crescita dei consumi confermata ma rivista al ribasso di un decimo, mentre aumenta il contributo di investimenti e spesa pubblica. Ancora contributo negativo per le esportazioni nette. Sul tendenziale la crescita si assesta all’1.1%, in rallentamento rispetto al dato precedente (+2.1%).

India, banca centrale rimane ancora ferma. La banca centrale indiana rimane ferma per un altro mese. La riunione di giugno si conclude con tassi invariati al 6.5%, conseguenza di un’inflazione che si sta raffreddando e che stando alle stime dell’istituto centrale dovrebbe fermarsi al 5.1% nel 2023, quindi dentro il canale di tolleranza.

L’Eurozona scivola in recessione tecnica. La nuova revisione del PIL relativo al primo trimestre del 2023 porta cattive notizie per il blocco. La crescita dello 0.1% è stata sostituita da una frenata della stessa percentuale. Unita al dato negativo dell’ultimo trimestre del 2022 significa recessione tecnica per l’Eurozona. Ai consumi in calo causa inflazione, si sono andati ad aggiungere i contributi negativi di spesa pubblica ed esportazioni nette. Tra le grandi economie dell’area crescono l’Italia (+0.6%), la Spagna e la Francia, mentre con il segno meno si ritrovano Germania e Olanda.

Messico, inflazione scende sotto la soglia del 6% a maggio. L’inflazione messicana continua la sua fase di rallentamento. Nel mese di maggio l’indice annuo è sceso al 5.84%, minimo dall’agosto del 2021 e meglio delle attese del mercato. Il dato è fortemente influenzato dal calo dei prezzi dell’energia. Il dato core, pur in rallentamento, rimane ancora molto elevato: 7.39% contro il 7.67% del mese precedente.

USA, mercato del lavoro. Balzo delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli USA. Nella scorsa settimana sono state 261 mila, massimo da ottobre 2021 e 30 mila oltre le attese del mercato. La media a quattro settimane rimane attorno alle 230 mila richieste, ma non passa inosservato il filotto di tre settimane di rialzo consecutive. In leggero calo, invece, i dati sui sussidi continuativi: 1.75 milioni contro attese a 1.8 milioni ed il dato precedente di 1.79 milioni.

Foto di Simon

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