Secondo Ray Dailo l’economia USA è prossima ad una crisi del debito tipica della fine di un ciclo espansivo, con alta inflazione e tassi di interesse sostenuti.
La scorsa settimana sono arrivati alcuni dati molto interessanti sul fronte del mercato del lavoro. Le richieste settimanali di nuovi sussidi di disoccupazione sono salite ai massimi dall’ottobre del 2021 e, cosa più interessante, hanno registrato la terza settimana di crescita consecutiva. Per alcuni analisti è un indizio del fatto che il mercato del lavoro statunitense sta rallentando il passo ed il suo stato di salute cominicia, molto lentamente, a peggiorare. Ma la maggioranza dei commentatori vede ancora un’inflazione forte, salari in crescita e occupazione in salute.
Così, nel giro di qualche giorno, gli investitori hanno ricalibrato le loro aspettative sulle prossime mosse della FED. Data oramai per scontata una pausa di riflessione nel mese di giugno, sono invece salite – e di molto – le quotazioni per un nuovo rialzo nel mese di luglio.
Inflazione persistente e tassi elevati. Un’accoppiata che non ha lasciato indifferente uno dei più ascoltati investitori di Wall Street: Ray Dailo. Il fondatore di Bridgewater è intervenuto settimana scorsa ad una conferenza organizzata da Bloomberg, e ha ovviamente detto la sua sulla situazione economica degli USA.
Secondo Dalio, per gli USA, siamo alla vigilia di una significativa crisi del debito. Una situazione – ha continuato – che si verifica nelle fasi finali di espansione del ciclo economico, quando si crea molto debito ma i compratori diventano sempre meno. Se sul fronte dei tassi Dalio non vede molti altri rialzi i vista, la condizione dell’economia statunitense dovrebbe invece tendere ad un peggioramento. Una situazione che, data la frammentazione politica attuale, potrebbe creare non pochi problemi alle famiglie americane.
A questo proposito non sono rassicuranti gli ultimi risultati del sondaggio sulle aspettative dei consumatori condotto dalla FED di New York. Secondo questo studio, nel mese di maggio, i consumatori hanno abbassato le aspettative di inflazione a breve, ma rivisto al rialzo quelle a medio/lungo termine. Nello stesso tempo rallentano le aspettative di crescita del salario. E inoltre sono tornati a salire indicatori come la percezione del rischio di perdita del posto di lavoro e l’aspettativa di disoccupazione.
Altri motivi per guardare oltre il rally dei titoli tecnologici.
Foto di Tumisu