Un giovedì di dati importanti per il mercato del lavoro USA, alla vigilia dei dati ufficiali segnali di buona salute da ADP, tagli occupazionali ed anche, in parte, dalle offerte di lavoro. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Germania, secondo mese di crescita consecutivo per gli ordini industriali. Nel mese di maggio gli ordini industriali in Germania sono saliti del 6.2% rispetto al mese precedente, un risultato sopra le attese e massimo dal giugno del 2020. Si tratta del secondo mese consecutivo di crescita, con il settore auto che spiega circa metà del risultato. Al netto delle commesse più consistenti la variazione di ordini è stata del 3.4%. Ancora in calo gli ordinativi per i beni di consumo, segno di una domanda ancora molto debole.
Eurozona, PMI costruzioni ancora in zona contrazione a giugno. 14° mese consecutivo di contrazione per il settore costruzioni dell’Eurozona. A giugno il sondaggio PMI peggiora e tocca il minimo dal dicembre del 2022, secondo calo consecutivo. La componente occupazione scende a ritmi che non si vedevano dal 2020, mentre i prezzi registrano l’incremento più basso dal 2016. Le aspettative degli operatori per i prossimi 12 mesi rimangono negative. A livello nazionale recupero, pur sempre sotto quota 50, per Italia e Francia.
Eurozona, vendite al dettaglio al palo per il secondo mese consecutivo. A maggio nell’Eurozona le vendite al dettaglio registrano una crescita mensile nulla per il secondo mese consecutivo. Il segno più manca oramai da cinque mesi. Su base annua la variazione è stata del -2.9%, ottavo mese consecutivo di calo. L’inflazione si fa sentire: le vendite di generi alimentari cala per il quarto mese consecutivo, quelle di auto per il secondo mese consecutivo.
USA, mercato del lavoro lancia ancora segnali di buona salute. Il report ADP che anticipa i numeri ufficiali del dipartimento del lavoro racconta un mercato del lavoro USA in riaccelerazione. A giugno le nuove buste paga sono state 497 mila, il massimo dal febbraio del 2022 e oltre il doppio rispetto alle attese. Il settore dei servizi mostra un ottimo stato di salute con ben 337 mila nuove assunzioni. Altra nota interessante arriva dagli annunci di tagli occupazionali. In giugno sono stati quasi 41 mila i posti di lavoro dichiarati a rischio, il numero più basso dall’ottobre dello scorso anno, circa la metà di quelli annunciati in maggio. La serie storica dice che il primo mese dell’estate è sempre quello con il minor numero di tagli annunciati, ma la motivazione del calo potrebbe essere anche diretta conseguenza delle aspettative di picco raggiunto per inflazione e tassi. Sul fronte delle offerte di lavoro è arrivato oggi il dato relativo a maggio: 9.824 milioni, leggermente inferiori alle attese del mercato e nuovamente sotto la soglia dei 10 milioni. Il livello delle offerte di lavoro rimane ampiamente sopra i livelli pre-pandemia ed il tasso di uscita nel mese di maggio è risalito di due decimi, al 2.6%, con le uscite volontarie che toccano il massimo dallo scorso dicembre; non uno scenario da mercato debole, quindi. Infine le richieste di sussidi di disoccupazione: la scorsa settimana sono state 248mila, oltre le attese ma pur sempre in linea con i dati dell’ultimo periodo.
USA, ISM servizi per il mese di giugno. A sorpresa il PMI servizi degli USA sale nel mese di giugno e rafforza la sua fase di espansione. L’indice elaborato dall’ISM tocca quota 53.9, massimo da quattro mesi a questa parte, quasi tre punti più delle attese. La pressione sui prezzi scende, mentre accelerano al rialzo i nuovi ordini e rimbalza la componente occupazione.
Foto di Roy Harryman