Nel secondo trimestre del 2023 l’inflazione in Australia è scesa oltre le attese, toccando il minimo dalla seconda metà del 2022. Continuano ad accelerare al rialzo i prezzi dei servizi con il rischio di rallentare il cammino verso il target della banca centrale. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.
Australia, inflazione scende nel secondo trimestre 2023. Nel secondo trimestre del 2023 l’inflazione australiana ha continuato a rallentare il ritmo. Su base annua la variazione si è fermata al 6%, un punto in meno rispetto al periodo precedente ed otto decimi meglio rispetto alle attese del mercato. Si tratta del dato più basso dal terzo trimestre del 2022 e del secondo dato in calo consecutivo. A trainare verso il basso la crescita dei prezzi sono soprattutto i beni fisici (alimentari ed energia), mentre l’inflazione dei servizi continua ad accelerare. Un elemento, quest’ultimo, che potrebbe rendere più lungo il percorso per un ritorno a livelli sostenibili. Il dato trimmed (senza le oscillazioni più marcate) si ferma appena al di sotto del 6%, ancora molto al di sopra del target della banca centrale.
Eurozona, continua il calo dei prestiti nel mese di giugno. Secondo gli ultimi dati della BCE i prestiti a famiglie ed imprese continuano a crescere, ma ad un ritmo sempre più compassato. Nel mese di giugno la variazione annua per quelli alle famiglie è stata dell’1.7%, il dato più basso dal 2016. I prestiti alle imprese sono saliti del 3%, minimo dal 2021. La massa monetaria M3 nel mese di giugno è salita dello 0.6%, quattro decimi in meno delle attese.
Francia, mercato del lavoro ancora in salute. Nel mese di giugno, in Francia, il numero di disoccupati è sceso ulteriormente avvicinandosi al minimo a 12 anni. Sempre nel mese di giugno le richieste di sussidi di disoccupazione sono calate di 13 mila unità, tornando a scendere dopo due mesi di crescita consecutivi.
USA, vendite di nuove case nel mese di giugno. Dopo tre mesi di crescita consecutivi, torna a calare il dato sulle vendite di nuove abitazioni negli USA. A giugno si è registrata una flessione del 2.5% rispetto al mese precedente, ad una media annualizzata di 697 mila unità; meno delle attese del mercato. All’attuale ritmo di vendita lo stock di quasi mezzo milione di case nuove in vendita verrebbe esaurito in poco meno di 8 mesi.
Foto di Patty Jansen