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Eurozona, BCE alza ancora i tassi di interesse

La BCE alza ancora i tassi di interesse dell’Eurozona portando il riferimento al nuovo record storico del 4.5%. Potrebbe essere l’ultimo della serie ma politica restrittiva durerà a lungo. Riviste al ribasso le stime di crescita. Negli USA buoni dati da vendite al dettaglio e mercato del lavoro, in rialzo i prezzi alla produzione. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Australia, numeri positivi per il mercato del lavoro ad agosto. Nel mese di agosto l’economia australiana ha creato 64.9 mila nuovi posti di lavoro, quasi tre volte le attese ed in controtendenza rispetto al rilevamento del mese precedente. Il tasso di disoccupazione rimane al 3.7% mentre aumenta quello di partecipazione che passa dal 66.9% al 67%, meglio delle attese. Il dato dipende in gran parte dall’aumento dei contratti part time che hanno toccato il record storico di oltre 4.6 milioni.

Eurozona, BCE alza ancora i tassi di interesse. Nella riunione di settembre la BCE procede con un ulteriore rialzo dei tassi di interesse, con il riferimento che sale di 25 punti base e tocca quota 4.5%. Si tratta del 10° rialzo consecutivo ma, come fa intendere il board della banca centrale, potrebbe essere l’ultimo della serie. L’inflazione, infatti, conferma la tendenza al rallentamento anche se i suoi elevati livelli costringeranno la banca centrale a rimanere a lungo in modalità restrittiva. Le ultime stime risentono della dinamica dei prezzi dell’energia, con il dato annuo visto scendere nel 2024 solo al 3.2%, ed il dato core al 2.9%. Sensibile ridimensionamento anche delle stime di crescita. Nel 2023 il PIL dell’Eurozona dovrebbe crescere di soli sette decimi percentuali; +1% nel 2024 e +1.5% nel 2025.

USA, vendite al dettaglio nel mese di agosto. Nel mese di agosto le vendite al dettaglio negli USA sono salite dello 0.6%, in miglioramento rispetto al mese precedente e sopra le attese del mercato. Il dato non è corretto per l’inflazione e risente degli aumenti del costo del carburante. Dedotte le componenti auto, gas, materiale edile e servizi di ristorazione la variazione scende allo 0.1%. Alcuni settori mostrano variazioni nulle, come quello relativo al tempo libero ed all’arredamento. In definitiva i prezzi alti e la politica restrittiva fiaccano i consumi ma non riescono a bloccarli, un buon segnale per chi spera nella soft landing dell’economia a stelle e strisce.

USA, prezzi alla produzione nel mese di agosto. Nel mese di agosto i prezzi alla produzione negli USA sono saliti dello 0.7% su base mensile e dell’1.6% su base annua. Si tratta di numeri in accelerazione rispetto ai mesi scorsi, diretta conseguenza dei rialzi dei prezzi della componente energia. Il dato core, infatti, registra un +0.2% su base mensile, in linea con le attese.

USA, mercato del lavoro. Calma piatta sul fronte del mercato del lavoro. Nella scorsa settimana i nuovi sussidi sono stati 220mila, meno delle attese e stabili rispetto alle settimane precedenti. Sul fronte dei sussidi continuativi ancora una lettura inferiore agli 1.7milioni.

Foto di nikon89

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