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OCSE, effetti politica monetaria rallentano crescita globale

Scenario non rassicurante quello dell’Economic Outlook di settembre dell’OCSE, con la crescita globale in rallentamento su effetti politica monetaria restrittiva e lentezza ripresa cinese. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Eurozona, dato finale inflazione di agosto rivisto al ribasso. Nel mese di agosto l’inflazione nell’Eurozona ha rallentato più di quanto calcolato nella stima iniziale. Il tasso annuo è sceso al 5.2%, un decimo meglio della stima flash e del mese di luglio. Confermato, invece, il tasso core al 5.3% su base annua, un valore più che doppio rispetto al target della BCE. Su base mensile la variazione è stata dello 0.5% contro lo 0.6% stimato inizialmente.

OCSE, effetti politica monetaria rallentano crescita globale. E’ un scenario non proprio rassicurante quello raffigurato nell’Economic Outlook di settembre da parte dell’OCSE. L’economia mondiale subisce gli effetti della politica restrittiva delle banche centrali, il rimbalzo dell’economia cinese è tutto fuorchè realtà e la fiducia degli operatori economici torna a scendere. Tre fattori che messi assieme significano una cosa sola: la crescita economica mondiale rallenta il passo. Il PIL globale dovrebbe crescere del 3% nel 2023 (+2.1% gli USA; +0.6% l’Eurozona) e del 2.7% nel 2024 (in calo rispetto alla stima precedente). Per quel che riguarda l’inflazione l’OCSE conferma la presenza di un trend discendente, ma i livelli rimarranno oltre i target delle banche centrali anche nel prossimo biennio.

Canada, inflazione nel mese di agosto. Nel mese di agosto l’inflazione in Canada è salita al 4% su base annua, secondo mese di crescita consecutiva e due decimi oltre le attese del mercato. Non solo i prezzi dell’energia tra le cause del rialzo, anche il tasso core segna un aumento di un decimo e si porta al 3.3%, primo rialzo dal settembre dello scorso anno. L’inflazione trimmed (dedotte le fluttuazioni di prezzo più accentuate) sale al 3.9%, un decimo meglio delle attese del mercato. Si tratta di numeri che allontanano l’inflazione dal target della banca centrale e potrebbero innescare un nuovo rialzo dei tassi.

USA, nuovi cantieri residenziali nel mese di agosto. Tornano a scendere bruscamente i nuovi cantieri residenziali negli USA. Nel mese di agosto la variazione mensile è stata del -11.3%, con un tasso di crescita annualizzato di 1.28 milioni di unità, il più basso dal giugno del 2020. Settembre potrebbe però invertire nuovamente la situazione, i permessi edilizi in agosto sono infatti saliti del 6.9%, battendo le attese e toccando un tasso annualizzato di 1.54 milioni; massimo a 10 mesi.

Foto di Steve Buissinne

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