A sorpresa l’inflazione in Gran Bretagna è scesa nel mese di agosto nonostante la fiammata dei prezzi dell’energia e la forte crescita dei salari. Domani è attesa la decisione della banca centrale sui tassi. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.
Giappone, esportazioni in calo ad agosto. Nel mese di agosto le esportazioni giapponese sono scese dello 0.8% su base annua, secondo mese consecutivo con il segno meno, anche se il passivo è inferiore rispetto alle attese del mercato. In calo le esportazioni soprattutto verso i partner dell’area asiatica, con la Cina che registra acquisti in flessione dell’11%. Le importazioni nello stesso periodo hanno registrato il quinto mese consecutivo di flessione con un -17.8% che risulta migliore delle attese.
Gran Bretagna, inflazione scende a sorpresa ad agosto. Nonostante i rincari sul fronte dell’energia, l’inflazione inglese rallenta nel mese di agosto e lo fa contro le attese dei mercati. Il tasso annuo scende al 6.7% dal 6.8% del mese precedente, tre decimi meglio delle attese e livello più basso dal febbraio del 2022. A guidare il ribasso è la frenata dei prezzi degli alimentari, ma segnali di raffreddamento arrivano anche dalla componente core: la variazione annua scende al 6.2%, minimo dal marzo scorso. L’effetto dei rincari dell’energia si fa sentire sui trasporti ma non cambia la tendenza, il calo dei prezzi del settore scende dal -2% al -0.5%. Continua inoltre la decellerazione dei prezzi alla produzione. Ad agosto l’indice PPI input ha registrato il terzo mese consecutivo con il segno meno, al -2.3% su base annua (leggermente sopra le attese). Si tratta di dati che potrebbero consentire alla banca centrale inglese di non intervenire sui tassi nella riunione di giovedì prossimi ed attendere l’evoluzione del quadro macro.
Sud Africa, inflazione in rialzo ad agosto. Nel mese di agosto l’inflazione sudafricana ha registrato una riaccelerazione dopo 4 mesi consecutivi di rallentamento. La variazione annua risale al 4.8% dal 4.7%, stesso movimento anche per la componente core. Il dato rimane all’interno della banda di tolleranza della banca centrale.
Foto di Neri Vill