In Germania PIL in contrazione nel terzo trimestre dell’anno, un -0.1% su base congiunturale che è meno pesante delle attese e sconta la forte contrazione dei consumi. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.
Germania PIL in contrazione nel terzo trimestre. Dopo aver “resistito” nei primi due trimestre dell’anno, l’economia tedesca registra una contrazione del PIL nel terzo trimestre 2023. Su base congiunturale la variazione è del -0.1%, due decimi meglio delle attese. A trainare in negativo il dato è soprattutto il segno meno dei consumi, mentre segnali di resilienza arrivano dal fronte degli investimenti privati. Su base annua la variazione si conferma al -0.3%, quattro decimi meglio rispetto alle attese del mercato.
Eurozona, economic sentiment in calo per il sesto mese consecutivo. Ad ottobre l’Economic Sentiment per l’Eurozona registra il sesto calo mensile consecutivo. L’indice della fiducia degli operatori economici si ferma a 93.3 punti, un decimo in meno del mese precedente e minimo dal novembre del 2020. A migliorare è solo la fiducia degli operatori del settore dei servizi e delle costruzioni. Su base nazionale segnali negativi arrivano da Francia e Italia, mentre miglioramenti si registrano per Germania e Spagna.
Germania, inflazione in calo ad ottobre. Nel mese di ottobre l’inflazione tedesca torna sotto la soglia del 4%, battendo le attese e fermandosi al 3.8%. A pesare sul dato tendenziale (come per tutti i dati su base annua che arriveranno nel mese di ottobre) il base effect creato dall’inpennata dei prezzi di settembre/ottobre 2022. In calo anche la componente core che scende al minimo dall’agosto del 2020, al 4.3% su base annua. Su base mensile lettura piatta dopo quattro mesi consecutivi con il segno più.
USA, indice attività manifatturiera di Dallas. Secondo mese consecutivo in calo per l’indice dell’attività manifatturiera dell’area del Texas. L’indicatore scivola a -19.2, 18° mese consecutivo in area negativa. Accelera al ribasso la componente relativa ai nuovi ordini, mentre sul fronte dei prezzi si conferma la fase di rallentamento della pressione inflazionistica.
Foto di Nikolaus Bader