Nel mese di ottobre è tornata a scendere l’inflazione negli USA con la componente core che tocca il minimo a due anni ma rimane doppia rispetto al target FED. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Germania, indice Zew migliora a ottobre. Quarta lettura in miglioramento consecutiva e ritorno sopra quota zero per la prima volta da aprile scorso per l’indice Zew. Gli analisti sembrano indicare che la fase peggiore per l’economia tedesca è passata. Migliora l’outlook per i prossimi mesi su industria e domanda mentre per inflazione e tassi di interesse dovrebbe essere oramai passato il picco. La situazione attuale rimane comunque ancora molto difficile, con la componente del sondaggio che rimane inchiodata a -79 punti per il terzo mese consecutivo. Miglioramento anche per l’analogo sondaggio relativo all’area Euro.
Eurozona, seconda stima conferma PIL negativo nel terzo trimestre 2023. La seconda stima sull’andamento del PIL dell’Eurozona nel terzo trimestre 2023 conferma il segno meno. La variazione su base congiunturale è stata del -0.1% con il tendenziale a +0.1%. In negativo la Germania, crescita zero per l’Italia e note positive per Francia e Spagna. Sul fronte del mercato del lavoro i numeri rimangono positivi. Nel terzo trimestre l’occupazione è salita dello 0.3%, due decimi meglio delle attese e su base annua la varazione sale al +1.4%, tre decimi meglio delle attese.
Gran Bretagna, mercato del lavoro stabile a settembre. Nel trimestre chiuso a settembre la disoccupazione in Gran Bretagna si è confermata al 4.2%, in linea con le attese. Sul fronte dei salari la crescita rallenta ma rimane a ritmi molto sostenuti: +7.7% su base annua per la paga base, +7.9% per la paga con bonus. Ad ottobre, intanto, le richieste di sussidi sono salite di quasi 18mila unità, praticamente il doppio rispetto al mese precedente ma meno delle attese del mercato.
USA, inflazione nel mese di ottobre torna a scendere. Nel mese di ottobre l’inflazione negli USA si è fermata al 3.2%, cinque decimi in meno rispetto a settembre ed uno sotto alle attese del mercato. Su base mensile la variazione è nulla contro attese di un +0.1%. In calo i prezzi dell’energia e degli alimentari ma segnali di rallentamento arrivano anche dalla componente core. Il tasso al netto delle componenti più volatili scende al 4% su base annua, un decimo meglio delle attese e del mese precedente. Pur rimanendo ancora decisamente elevata (due volte il target FED), l’inflzione core tocca il minimo a due anni con i costi di abitazione che scendono dal +7.2% al 6.7%. Su base mensile la variazione è stata dello 0.2% in calo di un decimo rispetto a settembre e sempre un decimo sotto le attese del mercato. Per la FED conferme che il trend si mantiene discendente ma al tempo stesso la velocità di discesa rimane ancora molto bassa.
Foto di Ralph