Quali sono le migliori città del mondo in cui andare a vivere e lavorare? A questa sempre attuale domanda torna a rispondere l’edizione 2023 del Quality of Living Survey elaborato dalla società di consulenza Mercer. Ancora una volta la classifica è dominata dalle grandi capitali europee, ma per trovare la prima città italiana – Milano – occorre scendere fino al 44° posto.
L’ultima edizione del Quality of Living Survey di Mercer era stato pubblicato nell’immediato pre-pandemia. Da allora, da quella fine del 2019, di cose ne sono cambiate tante ed alla crisi sanitaria ha fatto seguito un periodo di alta inflazione e di tensioni geopolitiche. Logico attendersi, quindi, che anche la geografia delle migliori città nelle quali andare a vivere e lavorare possa aver subito un certo quantitativo di scossoni. Ed invece, non sembra proprio così. Le grandi capitali europee hanno conservato tutta la loro attrattività, ed in particolare si conferma al primo posto di questa speciale classifica la capitale dell’Austria, Vienna.
Ricchezza culturale, alta qualità dei servizi, ottime valutazioni di parametri quali la qualità dell’aria, il traffico, la pulizia dei luoghi pubblici. Sono queste alcune degli elementi che hanno fatto primeggiare Vienna tra le 241 città di tutto il mondo testate da Mercer. Il podio è completato dalla svizzera Zurigo e da Aukland (Nuova Zelanda). Nelle prime 10 posizioni ci sono 6 città europee (oltre alle citate Vienna e Zurigo, compaiono Ginevra, Copenaghen, Francoforte e Monaco di Baviera) e soltanto una del Nord America (Vancouver, Canada). La prima città statunitense si trova addirittura solo al 37° posto (San Francisco).
Per trovare una città italiana considerata attraente per i lavoratori stranieri e le loro famiglie occorre scendere alla 44° posizione, dove troviamo Milano che precede Madrid e Londra. Roma si ferma alla 61° posizione.
Le ricche città del sud est asiatico e del medio oriente restano al di sotto della 20° posizione ( Singapore 29° e Dubai 79°).
Foto di tookapic