Come di consueto iniziamo l’anno con qualche appunto su quelle che potrebbero essere le parole chiave sui mercati finanziari nel 2024; ecco le nostre 5 scelte.
A detta della maggioranza degli analisti, quello che è appena iniziato sarà un anno ricco di appuntamenti di rilievo per l’economia mondiale. Dai tanti appuntamenti elettorali alle scelte che le banche centrali dovranno prendere; dall’evoluzione delle crisi geopolitiche in atto fino ai nuovi sviluppi sul fronte delle nuove tecnologie. E allora iniziamo questo 2024 concentrandoci su 5 parole chiave che potrebbero – tra molte altre – incidere sull’andamento dei mercati finanziari e non solo.
Iniziamo con la B di BRICS. Da poco più di 24 ore il consesso delle economie “emergenti” (Brasile, India, Cina, Russia e Sud Africa) ha accolto 5 nuovi membri, dando vita ad un Brics Plus che nelle intenzioni dovrebbe diventare una voce alternativa al G7; o se vogliamo potrebbe essere la formalizzazione del nuovo equilibrio mondiale: un delicato oscillare tra blocco occidentale e blocco orientale. Il rinnovato raggruppamento potrà contare su Iran, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Etiopia ed Egitto. Quasi la metà della popolazione mondiale, un tesoro di materie prime, un hub finanziario in grande espansione ed un player fondamentale nei fragilissimi equilibri mediorientali. L’aumento degli scambi commerciali nell’area e la riduzione dell’influenza del dollaro sono alcuni tra gli obiettivi del sodalizio.
Proseguendo troviamo la E di elezioni. Unione Europea, Russia, Gran Bretagna (forse), Stati Uniti. Sarà un anno elettorale in grande stile quello appena iniziato ed i mercati finanziari non potranno certo ignorare i risultati delle urne, potenzialmente sconvolgenti. L’appuntamento più atteso è senza dubbio quello di novembre prossimo negli USA, quando l’attuale presidente Biden sfiderà il candidato repubblicano. Molti continuano a ritenere che la corsa di Trump nelle primarie del GOP sia tutt’altro che terminata, altri preferiscono già puntare i riflettori su nomi nuovi. La stessa corsa elettorale democratica non sembra del tutto decisa.
Altro argomento di cui sentiremo parlare è quello che va sotto la sigla EV. Le auto elettriche (EV appunto) potrebbero andare incontro al primo vero boom di vendite nel corso del 2024. L’arrivo sul mercato di modelli economicamente più sostenibili, la volontà di molti governi di spingere via incentivi sul loro acquisto e un prezzo delle batterie che sembra finalmente inziare a muoversi verso il basso, potrebbero essere la miccia in grado di far esplodere un mercato che vede grande protagonista la Cina e che attende da Tesla quel modello 2 in grado di allargare ulteriormente la platea di potenziali compratori delle auto create da Elon Musk.
E parlando di Musk non si può non parlare anche di spazio, altro argomento caldo per il 2024. Nel corso dell’anno saranno molte le missioni spaziali verso la Luna. Il clou, se così possiamo dire, si drovrebbe raggiungere a novembre prossimo con il lancio della missione Artemis II da parte della NASA. Niente allunaggio, ma dopo decenni un equipaggio – e la prima donna, Christina Hammock Koch – potrebbe tornare a vedere il lato oscuro del nostro satellite. Sulla Luna potrebbe posare il suo primo lander anche il Giappone, diventando il quinto paese (dopo Stati Uniti, Russia, Cina e India) a raggiungere questo obiettivo strategico. I privati continuano ad avere un ruolo importante del settore dei lanciatori e non solo: Axiom con il suo progetto di stazione spaziale totalmente privata, SpaceX con i progressi del suo Starship.
Infine non si può non parlare di tassi. Le banche centrali saranno protagoniste anche nel 2024 e con loro si tornerà molto spesso a parlare di inflazione ma non solo. L’anno appena iniziato dovrebbe vedere gli istituti centrali cominciare ad abbassare i tassi di interesse, pur rimanendo oltre il livello neutrale e quindi ancora in zona restrittiva. Il rally di fine anno dei mercati azionari e soprattutto quello dei titoli obbligazionari spiega molto bene quali siano le aspettative degli investitori. Tuttavia il percorso potrebbe non essere in discesa. La crisi del Mar Rosso e gli eventi climatici spingono sui prezzi delle materie prime rendendo il quadro più incerto rispetto a qualche mese fa.
Buon anno a tutti i nostri lettori!
Foto di Christel SAGNIEZ