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Eurozona, peggiora sentiment settore privato

Nel mese di febbraio peggiora il sentiment del settore privato nell’Eurozona, in particolare per manifattura, retail e costruzioni. Negli USA rivista al ribasso la crescita nel 4° trimestre 2023; segnali misti per la FED dai dati su prezzi. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Eurozona, peggiora sentiment settore privato. Nel mese di febbraio l’Economic Sentiment dell’Eurozona scende per il secondo mese consecutivo. L’indice che monitora la fiducia del settore privato scende a 95.4 dal 96.1 di gennaio (dato rivisto al ribasso); oltre un punto sotto alle attese del mercato. Tra le componenti del sondaggio cresce solo quella relativa alla fiducia dei consumatori, mentre l’umore rimane particolarmente nero nel settore della manifattura, delle costruzioni e del retail. Inflazione persistente, alto costo del denaro e domanda estera debole sono le principali preoccupazioni. Sul fronte dei prezzi sale l’aspettativa di inflazione a 12 mesi dei consumatori, mentre frena quella sui prezzi di vendita da parte delle imprese. A livello nazionale si registra un peggioramento del sentiment in Italia, Francia, Germania e Spagna.

USA, seconda stima del PIL 4° trimestre 2023. La seconda lettura rivede leggermente al ribasso la crescita del PIL 4° trimestre 2023. Negli ultimi tre mesi dell’anno scorso l’economia statunitense è cresciuta del 3.2% annualizzato, un decimo in meno rispetto alla prima stima. Ad incidere sulla revisione il dato sulle scorte private che sottraggono lo 0.27% alla crescita contro la precedente stima di contributo positivo (+0.7%). La seconda lettura ci dice però che i consumi sono più forti di quanto precedentemente stimato (3% contro 2.8%), grazie al contributo degli acquisti nel settore servizi. Riviste al rialzo anche la spesa pubblica, le esportazioni, le importazioni e gli investimenti. Sul fronte dei prezzi le notizie per la FED sono miste: il PCE Price Index registra un +1.8% su base trimestrale (livello più basso dal secondo trimestre del 2020, in calo rispetto al trimestre precedente). Il core PCE Price Index registra un +2.1% su base trimestrale, un decimo in più del riferimento precedente ma ancora sui livelli più bassi da inizio 2021.

Foto di Ralph

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