Lieve calo nel mese di gennaio per le offerte di lavoro negli USA, il tasso di uscita volontaria scende ai minimi dall’agosto del 2020. Numeri ancora positivi sul fronte delle assunzioni (report ADP). Germania, ripartono le esportazioni; Eurozona, vendite al dettaglio ancora anemiche. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Australia, crescita sotto le attese nell’ultimo trimestre del 2023. Nell’ultimo trimestre dell’anno scorso l’economia australiana è cresciuta dello 0.2% su base trimestrale, un decimo in meno delle attese e del risultato del periodo precedente. Si tratta del nono trimestre di crescita consecutivo ma anche del peggior risultato dal terzo trimestre del 2022. I consumi privati continuano ad essere deboli, cala la spesa pubblica e frenano gli investimenti. Il tasso di risparmio delle famiglie australiane torna a salire dopo 9 trimestri di calo consecutivo. Contributo positivo delle esportazioni nette con un calo sia delle esportazioni (-0.9%), sia delle importazioni (-3.4%). Su base tendenziale il PIL è cresciuto dell’1.5%, un decimo meglio delle attese.
Germania, a gennaio tornano a salire le esportazioni. Nel mese di gennaio le esportazioni tedesche sono salite del 6.3% su base mensile, miglior risultato da un anno a questa parte e superiore alle attese del mercato. In crescita sia le esportazioni verso il blocco (+8.9%), sia verso paesi extra UE (+3.1%). Tornano a salire anche le importazioni che su base mensile sono aumentate del 3.4% (meglio delle attese, crescono quelle dall’UE, in frenata le extra-Ue).
Eurozona, vendite al dettaglio quasi ferme a gennaio. Dopo la brusca frenata di fine 2023, le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono salite dello 0.1% m/m a gennaio, in linea con le attese del mercato. A trainare il dato l’aumento delle vendite di carburante: +1.7% su base mensile, massimo da agosto 2022. Su base annua si registra il 16° mese consecutivo di contrazione con un -1% tondo.
USA, mercato del lavoro. Report ADP di febbraio. Nel mese di febbraio le nuove buste paga elaborate da ADP sono state 140mila, in aumento rispetto al mese precedente ma sotto le attese del mercato. A contribuire maggiormente alla creazione di posti di lavoro è ancora il settore dei servizi (+110mila); contributo positivo anche dall’industria. Sul fronte dei salari si segnala una riaccelerazione per quel che riguarda chi cambia lavoro: +7.6% dal +7.2% del mese precedente. In generale la tendenza rimane ad una frenata del rialzo dei salari ma il trend rimane ben superiore all’andamento dell’inflazione.
USA, offerte di lavoro in lieve calo nel mese di gennaio. Terzo mese di calo consecutivo per le offerte di lavoro negli USA. A gennaio erano 8.863 milioni, 26mila in meno rispetto al mese precedente e sotto le attese del mercato. In calo anche il quits rate che tocca il minimo dall’agosto del 2020 al 2.1%. Si tratta di numeri ancora elevati e superiori ai livelli pre-covid.
Canada, banca centrale lascia tassi invariati. Come da attese la banca centrale canadese ha lasciato i tassi invariati nella terza riunione del 2024. Il board continua a rimanere vigile sull’inflazione e sui potenziali rischi di rialzo dei prezzi, allontanando l’ipotesi di un taglio dei tassi imminente. La crescita economica si mantiene debole e sotto il potenziale.
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