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Sondaggi PMI di marzo: bene settore servizi, da manifattura segnali misti
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Sondaggi PMI di marzo: bene settore servizi, da manifattura segnali misti

La stima flash dei sondaggi PMI di marzo indica un miglioramento per il settore privato nelle principali aree economiche; bene i servizi, ancora zoppicante la manifattura. Situazione ancora delicata per la Germania. E la Svizzera sorprende i mercati. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Sondaggi PMI di marzo: bene settore servizi, da manifattura segnali misti. La stima flash dei sondaggi PMI di marzo indica un miglioramento per il settore privato nelle principali aree economiche. Questo grazie soprattutto al settore servizi, mentre la manifattura continua ad essere l’anello debole. Vediamo qualche dettaglio.

Australia. Settore privato in area espansione anche nel mese di marzo per l’Australia, con il PMI composite che sale a 52.4, massimo da aprile del 2023. A trainare il dato è il settore dei servizi, mentre per la manifattura continua la fase di contrazione. Migliora il quadro occupazionale, mentre sul fronte dei prezzi arrivano segnali di raffreddamento della pressione sia su quelli di vendita che su quelli di produzione.

Giappone. Il PMI composite giapponese tocca il massimo da agosto scorso a quota 52.3 punti; terzo mese consecutivo in zona espansione per il settore privato nipponico. Migliorano sia la componente servizi (in zona espansione), sia quella manifatturiera (che rimane però in area contrazione). Anche in Giappone segnali positivi per l’occupazione mentre sul fronte dei prezzi l’indicazione è per un aumento sia di quelli di vendita, sia di quelli di produzione.

Eurozona. Il settore privato dell’Eurozona rimane in contrazione ma conferma i miglioramenti visti negli ultimi mesi. Il PMI composite tocca il massimo a nove mesi e sfiora quota 50 (meglio delle attese). Il settore servizi rimane in fase di espansione per il secondo mese consecutivo. Male, invece, il settore manifatturiero. Qui pesa il dato tedesco (nuovo peggioramento a quota 41.6, peggio delle attese e conferme di potenziale recessione per il primo trimestre 2024), ma numeri negativi arrivano anche dalla Francia (14° mese in contrazione, PMI a 45.8 punti, minimo da gennaio 2023 e sotto le attese). Notizie positive arrivano sul fronte dei prezzi, il sondaggio registra un calo della pressione sia su quelli di vendita che su quelli di produzione.

Gran Bretagna. Settore privato inglese in zona espansione grazie ai servizi. Nel mese di marzo il PMI composite scende sotto i 53 punti ma si registrano miglioramenti sia nel settore servizi (zona espansione anche se in rallentamento rispetto al mese precedente), sia nella manifattura (ancora zona contrazione ma con i nuovi ordini ai massimi dal maggio del 2022). Sul fronte dei prezzi la forte dipendenza estera e la crisi del Mar Rosso si riverberano sui prezzi alla produzione (in salita), mentre l’effetto è smorzato sui prezzi di vendita.

Australia, numeri record per il mercato del lavoro. Nel mese di febbraio l’occupazione in Australia è salita di 116 mila unità portando il totale degli occupati alla cifra record di 14.3 milioni. Il dato, migliore delle attese, è spinto soprattutto dalle assunzioni a tempo pieno. Il tasso di disoccupazione scende al 3.7% dal 4.1% precedente, mentre la partecipazione sale al 66.7% dal 66.6% di gennaio.

Gran Bretagna, BoE lascia i tassi invariati. Nella riunione di marzo la banca centrale inglese lascia i tassi invariati al 5.25%, motivando la decisione con la necessità di avere altri dati che confermino il ritorno dell’inflazione su livelli sostenibili. Il board non ha votato all’unanimità la decisione, un membro tra i nove votanti si è schierato a favore di un taglio di 25 punti base. Il governatore Bailey ha comunque confermato che lo scenario è favorevole per un abbassamento dei tassi.

USA, indice Philly Fed di marzo. L’indice dell’attività manifatturiera dell’area di Philadelphia cala leggermente nel mese di marzo, ma rimane in area positiva e sopra le attese del mercato. L’indice si ferma a 3.2 punti contro attese di -2.3. Tra le note positive il ritorno alla crescita degli ordini per la prima volta da ottobre scorso e la prosecuzione del trend discendente dei prezzi. In generale l’aspettativa degli operatori per i prossimi sei mesi rimane positiva e la componente che monitora gli investimenti sale sui massimi a due anni.

USA, mercato del lavoro. Ancora pochissime novità sul fronte dei sussidi di disoccupazione negli USA. Anche la scorsa settimana le nuove richieste si sono assestate poco sopra le 200 mila unità, mentre i sussidi continuativi sono sostanzialmente invariari a poco più di 1,8 milioni.

Svizzera, banca centrale taglia i tassi a sorpresa. Contro ogni previsione la banca centrale elvetica ha tagliato i tassi di interesse, portando il riferimento all’1.5% ed anticipando le mosse delle grandi banche centrali (FED, BCE e BoE).

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