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Germania, recupero fiducia investitori prosegue anche a maggio

In Germania la fiducia degli investitori prosegue il suo recupero anche a maggio. L’indice Zew sale ai massimi da febbraio del 2022. In Gran Bretagna segnali di deterioramento dal mercato del lavoro, cresce la disoccupazione (anche di lunga durata). Negli USA aumentano i prezzi alla produzione ma effetti minimi su inflazione. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Gran Bretagna, disoccupazione in salita anche nel primo trimestre del 2024. Il tasso di disoccupazione in Gran Bretagna è salito nel primo trimestre dell’anno al 4.3%, in linea con le attese del mercato. Si tratta del terzo rilevamento in crescita consecutivo, cinque decimi sopra il minimo toccato nel mese di dicembre 2023 e massimo dal luglio dello scorso anno. L’ONS segnala una crescita non solo della disoccupazione di breve periodo, ma anche di quella con durate superiori a 6 e 12 mesi, indicatori di una accresciuta difficoltà nel trovare un nuovo impiego. Nel mese di aprile i sussidi di disoccupazione sono saliti di quasi nove mila unità, in controtendenza rispetto al mese precedente. Mentre nel mese di marzo gli occupati sono scesi di 178 mila unità, terzo mese di calo consecutivo e peggior rilevamento dall’agosto dello scorso anno. Sul fronte dei salari la crescita della paga oraria rimane stabile al 5.7% (bonus inclusi), sopra le attese del mercato.

Germania, recupero fiducia investitori prosegue a maggio. Nel mese di maggio è proseguito il recupero dell’indice Zew sulla fiducia degli investitori tedeschi. L’indicatore sale a 47.1 punti, massimo da febbraio 2022 e un punto abbondante oltre le attese del mercato. C’è fiducia sulla capacità di recupero dell’economia tedesca, grazie anche ad un miglioramento dell’outlook sulla Cina e sui partner dell’Eurozona. Il primo trimestre dovrebbe mostrare segnali di ripresa superiori alle attese, mentre le prime mosse della BCE sembrano ad un passo.

USA, prezzi alla produzione nel mese di aprile. Nel mese di aprile i costi alla produzione negli USA sono tornati a salire. Su base mensile si è registrato un incremento dello 0.5%, due decimi sopra le attese. Il rialzo è dovuto in larga parte all’aumento della componente servizi (+0.6%, maggior incremento da luglio scorso). Il dato core registra una variazione dello 0.5%, ben tre decimi oltre le attese del mercato. Su base annua la variazione rimane stabile al 2.2% per l’indice PPI generale, mentre sale al 2.4% per quello core. La nota positiva di questi numeri è che le componenti utilizzate per il calcolo del PCE price index (quindi quelle che diventano inflazione) hanno registrato variazioni negative o incrementi molto modesti.

Foto di Tom

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