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Gran Bretagna, cresce ancora la disoccupazione

Nel trimestre chiuso ad aprile la disoccupazione in Gran Bretagna ha toccato il massimo dal settembre del 2021, mentre la paga settimanale mantiene un ritmo di crescita più veloce dell’inflazione; cresce la disoccupazione di lungo periodo, segnale di un mercato del lavoro in netto raffreddamento. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Gran Bretagna, cresce ancora la disoccupazione. Nel trimestre febbraio-aprile il tasso di disoccupazione in Gran Bretagna è salito al 4.4%, un decimo sopra le attese e terzo rilevamento in crescita consecutivo. Si tratta della percentuale più alta dal settembre del 2021 ed è il segnale di un mercato del lavoro che contina a raffreddarsi. Il dato più interessante riguarda la crescita della disoccupazione superiore ai 6 mesi, un indicatore di maggior difficoltà di reimpiego da parte dei lavoratori. Nel mese di maggio le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono salite a 50 mila unità, massimo dal febbraio del 2021 e ben al di sopra delle attese del mercato. Sul fronte dei salari, invece, i movimenti rispetto alla precedente rilevazione sono nel complesso nulli, ma si registra un sensibile calo della crescita di quelli del settore privato. La variazione della paga settimanale inclusi i bonus si conferma al 5.9% annuo, due decimi oltre le attese. Corretta per l’inflazione, la crescita del salario accelera e passa dal +1.8% al +2.2% su base annua.

Brasile, inflazione riaccelera per la prima volta da agosto 2023. Nel mese di maggio l’inflazione brasiliana registra un’accelerazione su base annua, la variazione dei prezzi al consumo passa dal 3.69% al 3.93%, confermandosi comunque per il terzo mese consecutivo sotto la soglia del 4%. Su base mensile la variazione è stata dello 0.46%, massimo dal febbraio scorso. Al momento la situazione rimane sotto controllo e ben al di sotto del target medio della banca centrale (4.5%), ma secondo molti analisti le politiche fiscali espansive e la situazione internazionale potrebbero rallentare ulteriormente il cammino di raffreddamento dei prezzi intrapreso.

Foto di Pierre Blaché

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