Sfondo scuro Sfondo chiaro

Gran Bretagna, la BoE non si fida e lascia i tassi invariati

Nonostante i buoni dati sul fronte inflazione ed un mercato del lavoro che perde giri, la BoE non si fida e decide di attendere ancora altre prove prima di iniziare ad abbassare i tassi di interesse. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Germania, prezzi alla produzione fermi a maggio. Nel mese di maggio i prezzi alla produzione in Germania hanno registrato una crescita nulla su base mensile, mentre le attese erano per un rialzo dello 0.3%. Su base tendenziale la variazione dell’indice PPI si ferma al -2.2%, 11° mese consecutivo di deflazione. Particolarmente significativo il dato core. Escludendo, infatti, le componenti più volatili (energia e alimentari) la variazione annua risulta nulla.

Gran Bretagna, la BoE non si fida e lascia i tassi invariati. Nonostante i buoni dati sul fronte inflazione ed un mercato del lavoro che perde giri, la BoE non si fida e decide di attendere ancora altre prove prima di iniziare ad abbassare i tassi di interesse. Il riferimento rimane così al 5.25%, come da attese, con due membri su nove che hanno votato per un taglio di 25 punti base. L’economia è cresciuta oltre le attese ma i rischi di inflazione continuano ad essere elevati. Il board adotta quindi una strategia molto simile a quella della FED, non indicando tempistiche di intervento e ribadendo che la politica monetaria espansiva rimarrà per tutto il tempo necessario.

USA, nuovi cantieri residenziali nel mese di maggio. A maggio la variazione mensile è stata del -5.5% con il tasso di crescita annualizzato che tocca il minimo dal luglio del 2020, abbondantemente sotto le attese del mercato. In calo, per il terzo mese consecutivo, anche i nuovi permessi edilizi che toccano i minimi da giugno del 2020. I tassi di interesse continuano a pesare sul settore.

USA, indice Philly Fed del mese di giugno. Secondo mese di calo consecutivo per l’indice dell’attività economia nell’area di Philadelphia. L’indicatore rimane in zona espansione ma tocca il minimo da cinque mesi a questa parte. Continua la fase di contrazione della componente occupazione, mentre i nuovi ordini registrano il secono mese negativo consecutivo. Gli operatori rimangono ancora fiduciosi per quel che riguarda i prossimi mesi, ma si segnala un aumento della pressione sui prezzi.

USA, mercato del lavoro. Situazione stabile per quel che riguarda i nuovi sussidi di disoccupazione negli USA. La scorsa settimana le nuove richieste sono state 238 mila, leggermente in calo rispetto a 15 giorni fa. Il dato più interessante arriva dai sussidi continuativi, indicatore della difficoltà di trovare un nuovo impiego. La scorsa settimana sono saliti a quota 1.828 milioni, massimo da inizio anno.

Foto di Kamila Smrekovska

Resta aggiornato

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.
Post precedente

La febbre dell'oro delle banche centrali rimane alta (e lo sarà a lungo)

Post successivo

La lama a doppio taglio dei carburanti per le navi

Pubblicità