Nell’Eurozona ancora un mese di sofferenza per il settore costruzioni, il PMI di giugno scende ai minimi da metà 2020 su drastico calo della domanda. In Germania brutto dato per gli ordini all’industria. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Australia, esportazioni in crescita a maggio. Nel mese di maggio le esportazioni australiane sono salite del 2.8% su base mensile, in controtendenza rispetto al mese precedente ed interrompendo una serie di ribassi che durava dal gennaio scorso. Merito va anche alla ripresa delle esportazioni verso la Cina, salite del 15.8% contro il -6.3% di aprile. In ripresa anche le importazioni che nel mese di maggio hanno registrato un +3.9% su base mensile
Eurozona, settore costruzioni ancora debole a giugno. Ancora un mese in zona contrazione per il settore costruzioni dell’Eurozona. Il sondaggio PMI di giugno scende a 41.8 punti, il secondo peggior risultato dalla metà del 2020. Ordini in netto calo che da un lato vanno a ridurre gli effetti dei prezzi alla produzione ancora elevati, ma dall’altro significano meno produzione e livelli occupazionali in discesa. Una situazione critica che lascia gli operatori pessimisti sulle aspettative per il quinto mese consecutivo. A livello nazionale leggero miglioramento del PMI tedesco (ma si rimane sotto quota 40), peggiora il clima in Francia e Italia.
Germania, ordini all’industria ancora in negativo a maggio. Nel mese di maggio gli ordini all’industria tedesca sono scesi dell’1.6% su base mensile, quinto mese consecutivo di calo e peggior dato dal gennaio scorso. Una piccola ripresa della domanda interna (+0.5%) è stata completamente affossata da un calo considerevole della domanda estera (-8.4%). Al netto delle grandi commesse la variazione mensile è stata del -2.2%. Su base trimestrale il calo è stato del 6.2% rispetto al precedente trimestre. Numeri che parlano di un settore industriale ancora in pesante crisi e che fa pensare ad un secondo trimestre di debolezza per il PIL tedesco.
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