Negli USA il mercato del lavoro continua a raffreddarsi, nel mese di giugno i nuovi occupati superano le attese ma scendono rispetto al mese precedente. Aumenta la disoccupazione e si registrano numeri negativi in alcuni settori chiave come il retail ed i servizi professionali; cala la pressione sui salari. Nell’Eurozona numeri preoccupanti per la produzione industriale tedesca e francese. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.
Germania, male produzione industriale a maggio. Dopo il dato negativo sugli ordinativi industriali diffuso ieri, oggi arrivano altri numeri poco rassicuranti sulla condizione dell’economia tedesca. La produzione industriale a maggio è calata del 2.5% su base mensile, peggior dato da fine 2022 e ben al di sotto delle attese del mercato (+0.2%). Male il settore auto che perde ha ridotto l’output del 5.2%; nel complesso la manifattura lascia sul terreno il 2.9%, il settore costruzioni il 3.3%. Su base annua il calo tocca il 6.7%, tre punti persi rispetto ad aprile e peggior risultato dall’agosto del 2020.
Francia, produzione industriale in forte calo a maggio. Se Berlino piange, Parigi non ride. La produzione industriale francese è scesa del 2.1% a maggio rispetto al mese precedete, peggior risultato dall’ottobre del 2022 e molto peggio delle attese del mercato (-0.5%). La manifattura vede un calo dell’output di 2.7 punti percentuali, con il settore trasporti che scende del 6.6%.
Eurozona, vendite al dettaglio in crescita a maggio. Le vendite al dettaglio nell’Eurozona tornano a salire nel mese di maggio ma la domanda continua a rimanere molto debole. La variazione mensile è stata dello 0.1%, in controtendenza rispetto al mese precedente ma un decimo sotto le attese del mercato. Su base annua la crescita rallenta e passa dallo 0.6% di aprile allo 0.3%.
USA, mercato del lavoro continua a raffreddarsi a giugno. Nel mese di giugno l’economia statunitense ha creato 209 mila nuovi posti di lavoro. Un dato in calo rispetto al mese di aprile ma sopra le attese del mercato. Molti gli spunti di riflessione: 1) i nuovi posti di lavoro creati nei mesi di aprile e maggio sono stati rivisti al ribasso, per una riduzione complessiva di 111 mila posti di lavoro, difficile che anche giugno non vada incontro allo stesso destino; 2) la creazione di nuovi posti di lavoro è concentrata nella PA e nei servizi sanitari ed educativi (non legati al ciclo economico). Settori come la manifattura, il retail ed i servizi professionali registrano una perdita di posti di lavoro. 3) il tasso di disoccupazione sale per il terzo mese consecutivo e tocca il massimo dal novembre del 2021, aumenta il numero di disoccupati di lungo periodo ed aumenta il tasso di partecipazione al mercato del lavoro, condizione che suggerisce un ritorno di una quota di inattivi in un contesto di maggior difficoltà a trovare un impiego. 4) il tasso di crescita della paga oraria scende al minimo dal giugno del 2021 tornando sotto la soglia del 4%. Letti nel complesso questi dati confermano un raffreddamento in atto sul mercato del lavoro ed un progressivo calo della pressione inflazionistica derivante dalla dinamica salariale.
Canada, mercato del lavoro a giugno. Scende l’occupazione in Canada nel mese di giugno con 1400 posti di lavoro in meno contro attese di crescita di oltre 22mila posti. La disoccupazione sale al 6.4% dal 6.2% del mese precedente, un decimo oltre le attese del mercato. Numeri in crescita anche per quel che riguarda i salari. La paga oraria registra un +5.6% su base annua contro il 5.3% del mese precedente.
Foto di Janno Nivergall