Come da attese la banca centrale dell’Eurozona ha lasciato invariati i tassi di interesse. Settembre rimane un’ipotesi ma il board conferma la necessità di essere flessibili e di guardare ai dati macro che arriveranno. In Gran Bretagna disoccupazione stabile e crescita dei salari in raffreddamento. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Giappone, esportazioni frenano nel mese di giugno. A giugno per il Giappone settimo mese di crescita consecutivo per le esportazioni, ma peggior risultato dal novembre del 2023. Su base annua la crescita dell’export si ferma al 5.4%, un punto in meno delle attese del mercato e meno della metà della crescita registrata nel mese precedente. La domanda continua ad essere sostenuta da Cina e Stati Uniti, rispettivamente a +7% e +11% su base annua. Terzo mese di crescita consecutivo per le importazioni, anche se il ritmo cala ai minimi da aprile scorso, in parte per “colpa” della debolezza dello yen.
Australia, mercato del lavoro cresce a giugno. Nel mese di giugno l’economia australiana ha creato 50 mila nuovi posti di lavoro, terzo mese consecutivo di crescita e maggior incremento da quattro mesi a questa parte. Il tasso di disoccupazione sale di un decimo, al 4.1%, ma sale anche il tasso di partecipazione al mercato del lavoro.
Gran Bretagna, disoccupazione stabile a giugno. Nel trimestre chiuso a giugno il tasso di disoccupazione inglese si conferma al 4.4%, in linea con le attese del mercato; si tratta del livello più alto dal settembre del 2021. Nel mese di giugno le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono salite di 32 mila unità, meno del mese precedente ma sopra le attese del mercato. Sul fronte dei salari continua la fase di normalizzazione, con la paga settimanale inclusi bonus che registra una crescita annua del 5.7%, due decimi in meno del mese precedente ed in linea con le attese. I maggiori rialzi si registrano nel settore dei servizi (+7%). Il tasso di crescita reale si conferma al 2.2%.
BCE, tassi invariati e poche novità. Come da attese la banca centrale dell’Eurozona ha lasciato invariati i tassi di interesse. Il riferimento rimane al 4.25% dopo la prima sforbiciata del mese scorso. Dal comunicato della BCE emergono le oramai solite indicazioni: trend discendente dei prezzi salvo alcune sacche di resistenza (servizi); politica monetaria che si mantiene restrittiva; decisioni future che saranno la conseguenza dei dati macro che arriveranno; ed un board che sarà flessibile, adattandosi allo scenario senza stabilire in anticipo un percorso preciso per i tassi. Nella conferenza stampa la governatrice Lagarde lascia aperta la porta ad un intervento a settembre.
USA, mercato del lavoro. Le richieste di sussidi di disoccupazione negli USA sono salite la settimana scorsa a quota 234 mila, massimo dall’agosto dell’anno scorso e sopra le attese del mercato. In crescita anche i sussidi continuativi che toccano quota 1.87 milioni, il massimo dal novembre del 2021. Si tratta di numeri che confermano un raffreddamento del mercato del lavoro ed alimentano le ipotesi di un primo taglio dei tassi da parte della FED nella riunione di settembre.
USA, Philly Fed del mese di luglio. Sesto mese consecutivo in zona espansione per l’indice Philly Fed. Nel mese di luglio l’indicatore sale a 13.9 punti, ben al di sopra delle attese del mercato. Ordini, spedizioni e occupazione tornano in territorio positivo e migliorano le aspettative per i prossimi mesi. Il sondaggio FED registra un aumento della pressione sia sui prezzi alla produzione, sia su quelli di vendita. Gli alti tassi di interesse e l’incertezza politica sembrano frenare gli investimenti, la componente CAPEX del sondaggio scende per il secondo mese consecutivo e tocca il minimo dal dicembre scorso a quota 7.4 punti.
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