Si raffredda il mercato del lavoro negli USA, a luglio sono stati creati solo 114 mila posti di lavoro e la disoccupazione sale al 4.3%. Ora la palla passa alla FED e qualcuno a settembre si attende un taglio di 50 punti base. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.
Francia, produzione industriale torna a salire, ma meno delle attese. Nel mese di giugno la produzione industriale francese è tornata a salire, registrando un +0.8% che risulta di due decimi inferiore rispetto alle attese del mercato. Cresce l’output della manifattura e ritorna a salire anche la produzione del settore costruzioni. Su base annua rimane il segno meno, con una variazione del -1.6% rispetto a giugno 2023.
Italia, secondo mese di crescita consecutivo per la produzione industriale. Nel mese di giugno l’output dell’industria italiana è salito dello 0.5% su base mensile, secondo mese consecutivo di crescita e sopra le attese del mercato. In calo la produzione di beni di consumo e di beni intermedi, mentre cresce quella di beni capitali. Su base tendenziale a giugno si registra il 17° mese consecutivo con il segno meno: -2.6% contro il -3.3% di maggio.
Brasile, produzione industriale sopra le attese a giugno. Nel mese di giugno la produzione industriale brasiliana è salita del 4.1% su base mensile, quasi due punti percentuali in più rispetto alle attese e miglior risultato dal luglio del 2020.
USA, mercato del lavoro si raffredda a luglio. Nel mese di luglio l’economia statunitense ha creato 114 mila posti di lavoro, ben al di sotto delle attese del mercato (175 mila) e del riferimento precedente (peraltro rivisto al ribasso). Si tratta inoltre della seconda lettura consecutiva sotto la media a 12 mesi (215 mila). L’occupazione negli USA si raffredda e sale il tasso di disoccupazione che passa dal 4.1% al 4.3%, due decimi sopra le attese e massimo dall’ottobre del 2021. Da segnalare anche l’aumento consistente del cosiddetto tasso di disoccupazione U-6 che include i sotto-occupati e chi ritiene di non avere possibilità di trovare impiego: si passa dal 7.4% al 7.8%, massimo da ottobre 2021. Allo stesso tempo si registra un aumento del tasso di partecipazione al mercato del lavoro che sale di un decimo e tocca il 62.7%. Poche variazioni per quel che riguarda le ore lavorate, mentre la paga oraria è cresciuta dello 0.2% su base mensile, in rallentamento per il secondo mese consecutivo. Su base annua la variazione è del 3.6%, minimo dal maggio del 2021. Si tratta di numeri che come detto confermano una fase avanzata di raffreddamento del mercato del lavoro statunitense e che chiamano la FED ad una risposta rapida. A settembre – data oramai certa – qualcuno inizia ad attendersi un taglio di 50 punti base.
Foto di Ali Mokhtari