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Germania, indice Zew sale oltre le attese ad ottobre

Sale nel mese di ottobre l’indice Zew in Germania. Gli investitori guardano a nuovi tagli dei tassi della BCE e a prospettive di ripresa per l’export. In Canada inflazione ancora sotto il 2%. Negli USA torna in negativo l’Empire State Index. Infine buoni dati dal mercato del lavoro in UK. Questo e altro nella K Briefing di oggi.

Gran Bretagna, mercato del lavoro rimane in salute. Nel trimestre giugno-agosto la disoccupazione nel Regno Unito è scesa al 4%, in linea con le attese e al minimo dal gennaio scorso. Si tratta del terzo rilevamento in calo consecutivo ed è frutto di una riduzione sia della disoccupazione di breve, sia di quella di lungo (oltre i 6 mesi). Allo stesso tempo gli occupati sono cresciuti di 375 mila unità, nuovo record storico, con la percentuale di chi svolge due lavori cresciuta al 3.8%. Numeri senza dubbio positivi a cui si aggiunge una crescita dei salari in rallentamento: la paga oraria bonus inclusi è salita del 3.8% su base annua nel trimestre chiuso ad agosto, tre decimi in meno del periodo precedente ed in linea con le attese. La crescita dei salari reali (indicatore anche per i potenziali consumi nei prossimi mesi) rallenta rispetto al periodo precedente, passando dal +1.1% al +0.9% su base annua.

Germania, indice Zew sale oltre le attese ad ottobre. Nel mese di ottobre l’indice di fiducia degli investitori tedeschi è salito oltre le attese a quota 13.1 punti, primo incremento dal giugno scorso. Ad alimentare l’ottimismo sono le mosse della BCE, i tagli dei tassi effettuati e quelli attesi per i prossimi mesi. Segnali positivi arrivano anche dalle prospettive dell’export tedesco. La condizione attuale rimane comunque molto complicata, e l’indice che la monitora peggiora ulteriormente toccando il minimo dal maggio del 2020.

Canada, inflazione nel mese di settembre. Quarto mese di calo consecutivo per l’inflazione canadese. A settembre la variazione annua è scesa all’1.6%, tre decimi meno delle attese e minimo dal febbraio del 2021. Per il secondo mese consecutivo l’inflazione rimane entro il target della banca centrale, con la variazione annua della componente core che cresce leggermente e passa dal +1.5% a +1.6%. Da un lato una forte decelerazione dei prezzi della componente energia ed un rallentamento di quelli relativi ai costi di abitazione; dall’altro la risalita dei prezzi alimentari. L’indice trimmed mean (al netto degli scostamenti più accentuati) si ferma al +2.4% su base annua, un decimo in meno del rilevamento precedente e minimo da aprile 2021. E sul mercato si prezza la possibilità di un maxi taglio dei tassi nella prossima riunione della banca centrale.

USA, indice Empire State di ottobre. Settembre rimane un episodio per l’indice Empire State. L’indicatore che monitora l’attività economica dell’area di NY scende nuovamente in territorio negativo nel mese di ottobre e si ferma a -11.9 punti, peggior risultato da maggio scorso. Alla base del risultato del sondaggio condotto dalla FED un netto calo di ordini e produzione. Sul fronte occupazione si registra un lieve miglioramento, mentre rimane sostanzialmente stabile la pressione sui prezzi.

USA, aspettative di inflazione a settembre. Aspettative di inflazione stabili nel mese di settembre tra i consumatori. Il sondaggio della Fed di NY conferma l’inflazione attesa a 12 mesi al 3%, mentre sale di un decimo quella a cinque anni (2.9% da 2.8%); l’inflazione attesa a 3 anni aumenta di due decimi, da +2.5% a +2.7%. Nel report della Fed si registra anche un aumento dei consumatori che temono di non riuscire a pagare una o più rate di debito nei prossimi 3 mesi, una percentuale che tocca il 14.2% degli intervistati vale a dire il massimo storico per il sondaggio.

Foto di Pexels

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