Gran Bretagna, inflazione sui minimi dall’aprile del 2021. Nel mese di settembre l’inflazione in Gran Bretagna è scesa all’1.6%, sotto la soglia del 2% per la prima volta dall’aprile del 2021. A raffreddarsi sono stati soprattutto i prezzi dei trasporti (biglietti aerei e carburante), mentre l’inflazione sui servizi è scesa dal 5.6% al 4.9%, minimo dal maggio del 2022. La componente core rallenta a sua volta, portando la variazione annua al 3.2% dal 3.6% di agosto, meglio delle attese e minimo dal settembre del 2021. Su base mensile avanza solo la componente core che guadagna un decimo rispetto al mese precedente. Dati positivi arrivano anche dall’indice dei prezzi alla produzione (inflazione in fieri) con il PPI input che registra un -1% su base mensile, maggior ribasso dal giugno del 2023 e 4 decimi oltre le attese del mercato. Alla luce di questi risultati aumentano le quotazioni di un doppio taglio dei tassi nelle riunioni di novembre e dicembre della BoE.
Indonesia, banca centrale lascia i tassi invariati. Nella riunione di ottobre la banca centrale indonesiana ha lasciato i tassi invariati, con il riferimento al 6%. La decisione, attesa dai mercati, arriva dopo l’inatteso taglio di 25 punti base operato a settembre ed è stata spiegata dal board con la necessità di prudenza a fronte di un quadro internazionale incerto. L’istituto centrale ha confermato una stima di crescita per l’economia tra il 4.75% ed il 5.5%.
USA, prezzi delle importazioni nel mese di ottobre. Continuano i segnali di disinflazione per l’economia statunitense. Ad ottobre i prezzi delle importazioni sono scesi dello 0.4% su base mensile e dello 0.1% su base annua. Su base mensile si tratta del secondo mese di calo consecutivo e del maggior calo da inizio anno, su base tendenziale si registra il primo segno meno dopo sei mesi di crescita. Il calo dei prezzi della componente energia rimane il principale motore del trend al ribasso.
Foto di Pierre Blaché