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USA, crescita rallenta nel terzo trimestre ma consumi accelerano

Giornata ricchissima di dati macro. Su tutti spicca la crescita USA che rallenta nel terzo trimestre ma registra un balzo dei consumi privati. Report ADP segnala oltre 230 mila nuovi posti di lavoro a ottobre. Anche l’Eurozona cresce nel terzo trimestre, meglio delle attese. In Germania l’inflazione torna a salire. Questo e altro nella K Briefing di metà settimana.

Australia, inflazione torna a scendere nel terzo trimestre 2024. L’inflazione in Australia torna a scendere e nel terzo trimestre si ferma al 2.8%, un punto in meno rispetto al periodo precedente e un decimo meglio delle attese del mercato. Si tratta della lettura più bassa dal primo trimestre del 2021. A scendere, però, è soprattutto la componente volatile ed in generale quella sui beni, mentre rimane ancora elevata l’inflazione sui servizi (+4.6% contro +4.5% precedente). L’inflazione trimmed mean registra una variazione annua del 3.5%, minimo a tre anni ma ancora al di sopra del target della banca centrale.

Eurozona cresce oltre le attese nel terzo trimestre. L’economia dell’Eurozona è cresciuta dello 0.4% su base trimestrale nel terzo trimestre del 2024. La lettura preliminare è superiore di due decimi rispetto alle attese del mercato e rappresenta il miglior risultato dal terzo trimestre del 2022. A sorpresa la Germania registra una crescita dello 0.2%, mentre la Francia accelera al +0.4% sulla scia delle Olimpiadi. Continua il momento positivo della Spagna che registra un +0.8%, mentre la delusione è l’Italia che registra una crescita nulla contro attese di un +0.2%. Su base tendenziale la crescita dell’area sale al +0.9%, massimo dal primo trimestre 2023 e tre decimi meglio del rilevamento precedente.

Eurozona, fiducia settore privato in calo a ottobre. L’economic sentiment indicator dell’area Euro scende nel mese di ottobre a 95.6 punti, minimo da febbraio e sotto le attese del mercato. A peggiorare è soprattutto l’umore del settore industriale che registra il risultato più basso da due anni a questa parte. Migliora la fiducia dei consumatori e si mantiene stabile quella del settore servizi. Il dato più interessante riguarda però l’aspettativa di inflazione che sale sui livelli più alti dal febbraio del 2024. In leggero rialzo anche l’aspettativa sui prezzi di vendita delle imprese.

Germania, inflazione a ottobre risale oltre le attese. Altro segnale che non piacerà a chi vedeva un maxi taglio dei tassi all’orizzonte in Eurozona. Come previsto l’inflazione tedesca ha riaccelerato nel mese di ottobre, ma lo ha fatto andando oltre le attese del mercato (+2% contro +1.8% atteso). L’inflazione dei servizi torna al 4%, mentre la frenata dei prezzi dell’energia comincia a perdere ritmo. Su base mensile l’indice è salito dello 0.4% contro il -0.1% del mese precedente.

USA, report ADP sopra le attese. Il report ADP che tradizionalmente precede i dati ufficiali sul mercato del lavoro USA segnala un aumento di 233 mila posti di lavoro nel mese di ottobre. Ben oltre le attese e massimo dal giugno del 2023; ad assumere è sopratutto il settore servizi (+211 mila posti). Buone notizie sul fronte salari, la crescita annua rallenta ancora portandosi al +4.6% per chi mantiene il proprio posto di lavoro e al +6.2% per chi cambia lavoro.

USA, crescita rallenta nel terzo trimestre ma consumi accelerano. Dato misto quello sulla crescita negli USA per il terzo trimestre 2024. Il PIL registra un +2.8% annualizzato che è inferiore alle attese e al risultato del secondo trimestre di quest’anno. Analizzando le componenti, però, si nota che il principale freno all’aumento di ricchezza prodotta viene dalle esportazioni nette e da una diminuzione delle scorte, mentre contribuiscono positivamente al PIL i consumi privati e la spesa pubblica (grazie al settore difesa). Proprio i consumi sono la notizia positiva di questo report. Il +3.7% annualizzato di crescita nel terzo trimestre è il miglior risultato da oltre un anno a questa parte con un +6% nell’acquisto di beni ed un 2.6% (un decimo meno del trimestre precedente) di acquisti per i servizi. Il PCE price Index scende al +1.5% annualizzato (molto meglio delle attese), mentre la componente core rallenta al +2.2% annualizzato (un decimo in più rispetto alle attese).

Foto di Madeinitaly

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