Due grandi tendenze si sono consolidate lungo il corso di questo 2024 che volge al termine: da un lato le performance stellari dell’azionario USA; dall’altro i numeri, altrettanto importanti, degli investimenti in liquidità da parte di imprese e famiglie statunitensi.
La prima grande tendenza dell’anno che sta andando a chiudersi è il netto dominio dell’azionario statunitense su quello europeo. Nel 2024, stando ai dati elaborati dall’agenzia Bloomberg, lo S&P 500 sta sovraperformando l’indice azionario europeo Stoxx 600 di 20 punti percentuali. Per trovare una performance peggiore di questa occorre tornare indietro di quasi trent’anni, al 1995. Un’analisi pubblicata su KbMeter.com mostra come a partire dalla metà del 2024 il rapporto di forza tra lo S&P500 e l’Eurostoxx 50 sia letteralmente schizzato verso l’alto, spinto dalle performance del settore tecnologico statunitense e poi dai risultati delle elezioni presidenziali di inizio novembre. E tutto questo nonostante le azioni europee presentino delle quotazioni decisamente a sconto rispetto alle “colleghe” d’oltreoceano. Pesa la delicata situazione economica dell’area, certificata dagli ultimi sondaggi PMI, pesa l’incertezza politica ed una sensazione di forte difficoltà da parte dei legislatori europei a trovare una sintesi in grado di presentare l’Europa convincente agli occhi degli investitori internazionali.
L’altro trend che sembra non dare segnali di affaticamento è l’appeal della liquidità tra gli investitori statunitensi. Si, perchè, nonostante le prestazioni stellari dell’azionario, l’ammontare di risparmi di imprese e famiglie investiti in strumenti di liquidità ha toccato nelle scorse settimane la cifra record di sette trilioni di dollari. È l’effetto di tassi di interesse nominali elevati e di tassi reali positivi, un mix che rende il cash ancora estremamente desiderabile per gli investitori USA. Se nei prossimi mesi l’inflazione dovesse mostrarsi ancora persistente, inducendo la FED a rallentare il ritmo della riduzione dei tassi di interesse, l’attrattività di strumenti di liquidità continuerebbe a rimanere a livelli elevati. Allo stesso tempo questa enorme riserva di liquidità può rappresentare un gigantesco serbatoio di benzina per il mercato azionario nel caso in cui i tassi dovessere scendere più rapidamente del previsto nei prossimi mesi.
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