Corea del Sud, a sorpresa la banca centrale taglia i tassi. Con una mossa non attesa, la banca centrale sudcoreana ha tagliato di 25 punti base i tassi di interesse, portando il riferimento al 3%, minimo da ottobre 2022. Si tratta del secondo taglio consecutivo, frutto di un’inflazione che scende rapidamente ma anche di una crescita economica che rallenta. L’ultima stima vede il PIL crescere del 2,2% a fine 2024 e sotto il 2% nel 2025.
Eurozona, economic sentiment sale a sorpresa a novembre. L’indice di fiducia del settore privato dell’Eurozona sale a 95,8 punti nel mese di novembre, in controtendenza rispetto ai due mesi precedenti e sette decimi in più rispetto alle attese. Pur rimanendo in territorio negativo, risalgono gli indicatori relativi a industria e retail, mentre frena quello del settore servizi e dei consumatori. A livello nazionale balza di tre punti l’ESI della Francia, mentre peggiorano quelli di Germania e Italia. Risale per il secondo mese consecutivo l’aspettativa di inflazione che tocca il massimo da marzo 2023. Ai massimi da aprile 2023, invece, l’aspettativa sui prezzi di vendita da parte delle imprese. Due dati non del tutto tranquillizzanti per la BCE.
Inflazione risale a novembre in Spagna e Germania. A novembre l’inflazione spagnola è risalita al 2,4% dall’1,8% del mese precedente. Un dato atteso e frutto dell’oramai svanito effetto deflattivo della componente energia. Il tasso core, infatti, scende di un decimo e si ferma al 2,4%. Stessa percentuale del tasso armonizzato che torna a superare il target BCE dopo l’1,8% di ottobre. Su base mensile l’incremento dei prezzi al consumo è stato dello 0,2%, quattro decimi in meno rispetto al mese precedente. In Germania il tasso di inflazione risale a novembre di due decimi, al 2,2%, massimo da luglio scorso. Su base mensile, però, si registra il secondo segno meno del 2024 ed il maggior calo dei prezzi dal novembre del 2023. Il tasso armonizzato rimane fermo al 2,4% su base annua, due decimi meglio delle attese.
Foto di Greg Montani