Australia, settimo mese di crescita consecutivo per le vendite al dettaglio. A ottobre le vendite al dettaglio in Australia sono salite dello 0,6% su base mensile, doppiando le attese e accelerando rispetto al magro +0,1% di settembre. Numeri positivi dovuti soprattutto all’anticipo delle vendite promozionali tra i beni discrezionali.
Cina, settore privato stabile a novembre. I sondaggi PMI di novembre registrano una situazione tutto sommato stabile per il settore privato cinese. Il PMI composite curato dall’istituto statistico nazionale si conferma a 50,8 punti, massimo da maggio scorso. Al miglioramento della manifattura (miglior dato da aprile scorso) si contrappone una fase di stagnazione per il settore dei servizi. Il miglioramento dell’industria viene registrato anche dal sondaggio PMI Caixin con il punteggio che passa da 50,3 a 51,5; massimo da giugno scorso e miglior lettura per gli ordinativi dall’estero da febbraio del 2023. Da registrare anche un deciso aumento della pressione sui prezzi di vendita con la componente del Caixin che tocca il massimo da ottobre 2023. Su tutto questo, però, incombono le potenziali conseguenze di una nuova ondata di dazi statunitensi.
Eurozona, disoccupazione stabile a ottobre. Nel mese di ottobre la disoccupazione nell’area Euro si conferma al 6,3%, in linea con le attese e sui minimi storici. Tra i vari dati diffusi dall’Eurostat, però, occorre segnalare una tendenza al rialzo della disoccupazione giovanile (sotto i 25 anni di età). A ottobre la disoccupazione in questa fascia di lavoratori è salita al 15%, massimo da ottobre 2023, un decimo in più del dato di settembre rivisto al rialzo. A livello nazionale numeri elevati per Spagna e Francia, più contenuti per Italia e Germania.
Stati Uniti, indice ISM manifattura di novembre. Torna a salire l’indice ISM dell’attività manifatturiera statunitense, pur rimanendo ancora in zona contrazione. A novembre l’indicatore sale a 48,4 punti, meglio delle attese e massimo da giugno scorso. Torna sopra quota 50 la componente relativa ai nuovi ordini e migliora anche quella relativa all’occupazione. A sorpresa cala la pressione sui prezzi.
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