Tradizionalmente sottovalutati rispetto ai beni materiali, i servizi stanno emergendo come pilastro strategico in molte economie, rappresentando un’opportunità significativa per i paesi in via di sviluppo e le economie avanzate.
Uno studio del CEPR evidenzia come l’export di servizi sia in rapida crescita, grazie anche all’evoluzione tecnologica e alla digitalizzazione. Servizi come la tecnologia dell’informazione, i servizi finanziari, l’ingegneria, il design e persino l’istruzione a distanza sono ora facilmente scambiabili a livello internazionale. Negli ultimi decenni, i servizi esportabili sono cresciuti più velocemente dei beni in molte economie, rappresentando il 20% delle esportazioni globali totali.
Questo trend rappresenta un cambiamento strutturale nel commercio globale: i servizi, che tradizionalmente erano “non commerciabili” (come quelli forniti localmente), sono diventati centrali nelle catene del valore globali, specialmente nei settori che richiedono competenze specializzate.
L’aumento delle esportazioni di servizi non solo ridefinisce i modelli di crescita economica, ma offre anche una via sostenibile e inclusiva per lo sviluppo. Comprendere questi trend è fondamentale per governi, imprese e investitori che vogliono posizionarsi strategicamente in un’economia sempre più orientata ai servizi. Alcuni paesi emergenti, come l’India, hanno saputo sfruttare le proprie competenze in settori specifici per inserirsi nei mercati globali.
Per cogliere appieno tutte queste opportunità gli autori sottolineano la necessità di intervenire in tre grandi aree:
- Investire nelle competenze della forza lavoro, specialmente nel settore digitale.
- Migliorare la connettività e le infrastrutture tecnologiche.
- Riformare regolamenti e politiche commerciali per agevolare il commercio digitale.
Foto di Pete Linforth