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Dai cigni neri alle curveball, quando la previsione economica diventa sempre più difficile

La novità del 2024 per quel che riguarda le previsioni economiche è proprio questa: meno cigni neri e più curveball. Circostanze in grado di far deviare il percorso previsto, migliorandolo o peggiorandolo

Nel baseball, si definisce curveball un tipo di lancio in cui la palla segue una traiettoria curva anziché una linea retta. Il lanciatore dà un effetto alla palla con un particolare movimento della mano e delle dita, causando una deviazione imprevedibile che rende difficile colpirla per il battitore. Fuori dall’ambito sportivo si è soliti utilizzare questo termine per riferirsi a qualcosa di inaspettato o difficile da gestire.

La novità del 2024 per quel che riguarda le previsioni economiche è proprio questa: meno cigni neri e più curveball. A citare espressamente questo termine sono gli analisti di Deutsche Bank, ma il concetto è presente in molte altre analisi. A margine delle previsioni sull’andamento dell’economia e dei mercati finanziari, gli analisti hanno aggiunto una corposa serie di circostanze in grado di far deviare il percorso previsto, migliorandolo o peggiorandolo.

Ma partiamo da quello che secondo l’agenzia Bloomberg è lo scenario base: una crescita dell’azionario un po’ più modesta rispetto all’ultimo biennio ed una riduzione dei rendimenti obbligazionari. Da qui si dipana la lista del “cosa potrebbe andare storto”; e si tratta di una lista che per Deutsche Bank, ad esempio, comprende punti molto interessanti:

  • Un andamento dello S&P 500 che va oltre il 20% di guadagno annuo per il terzo anno consecutivo.
  • Una sottovalutazione, o al contrario una sopravvalutazione, dell’AI.
  • Una battaglia senza quartiere, a colpi di tariffe e contro-tariffe, tra USA e Cina.
  • Un dollaro che perde forza.
  • Un ritorno dell’inflazione con annesso rialzo dei tassi negli USA.
  • I bond-vigilantes che accendono un faro sul debito statunitense.

Altri analisti aggiungono elementi in grado di diventare curveball da manuale: una forte recessione nell’area Euro che costringa la BCE ad abbassare i tassi sotto l’1%; una crisi del gas in Europa; un ritorno dei prezzi del petrolio sopra i 100 dollari al barile.

Foto di Keith Johnston

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