Australia, torna a salire l’aspettativa di inflazione. Nel mese di dicembre l’aspettativa di inflazione in Australia è tornata a salire dopo tre mesi di calo consecutivi. L’inflazione attesa a 12 mesi sale al 4,2%, quattro decimi in più di novembre e massimo da settembre scorso. Il sondaggio conferma la linea della banca centrale che sta mantenendo invariati i tassi da nove mesi consecutivi su segnali di inflazione persistente.
Gran Bretagna, banca centrale lascia i tassi invariati. Come da attese la Banca d’Inghilterra lascia i tassi invariati nell’ultima riunione del 2024. Il riferimento rimane al 4,75% per il secondo mese consecutivo, ma la decisione non è stata all’unanimità. Tre membri del board hanno votato per una riduzione di 25 punti base, mentre la maggioranza ha preferito usare prudenza vista la persistente inflazione core e le ultime novità sul fronte dei salari. Il mercato sembra prezzare al momento un paio di tagli nel 2025, la metà di quelli dichiarati dal governatore Bailey qualche settimana fa al Financial Times.
Stati Uniti, dato finale crescita terzo trimestre rivisto al rialzo. Dopo la “batosta” ricevuta dalla FED, i mercati oggi potranno consolarsi con gli ottimi dati provenienti dal fronte macro. La crescita nel terzo trimestre è stata rivista al rialzo, con un tasso annualizzato che sale al 3,1%, un decimo meglio del trimestre precedente e miglior risultato del 2024. Confermato il +5,6% dei consumi privati, la cui crescita reale sale al 3,7% annualizzato, miglior risultato da inizio 2023. Sono state rivisti al rialzo i contributi positivi di spesa pubblica ed investimenti. Le esportazioni nette, pur rimanendo negative, sono state riviste al rialzo, mentre il contributo delle scorte del settore privato passa da -0.11 a -0.22 punti percentuali. Confermato il rallentamento della crescita dei prezzi core PCE che però si ferma al 2,2% dal 2,1% stimato in precedenza (su base trimestrale).
Stati Uniti, mercato del lavoro. Pochissime novità sul fronte dei sussidi di disoccupazione. Il mercato del lavoro continua ad essere in salute. La scorsa settimana le nuove richieste sono calate a 220 mila, più di quanto si attendeva il mercato. I sussidi continuativi scendono di 5 mila unità e rimangono sotto la soglia degli 1,9 milioni.
Stati Uniti, Philly Fed peggiorna ancora a dicembre. L’indice dell’attività manifatturiera dell’area di Philadelphia peggiora ancora nel mese di dicembre. L’indicatore scende a -16,4 punti, peggior dato da aprile 2023 e secondo mese sotto quota zero consecutivo. Girano in negativo sia la componente relativa agli ordini, sia quelle delle spedizioni ad indicare un rallentamento del settore. L’occupazione frena ma rimane in territorio positivo, mentre sul fronte dei prezzi si registra un aumento dei prezzi alla produzione ed una significativa riduzione di quelli di vendita.
Foto di iris Vallejo